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Psicoterapeuti in formazione e LaMal, qualcosa non va

Dalle zone grigie delle nuove norme all’‘affaire’ Ail a Mendrisio. E ancora: case per anziani, elezioni cantonali 2023 e due donne... fuori dal comune.

24 gennaio 2023
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Psicoterapeuti e LaMal, c’è ancora una zona grigia. O, meglio, un vero e proprio nervo scoperto dal momento che secondo le nuove norme, i terapeuti in formazione non potrebbero fatturare alle casse malati: in molti sono rimasti in disoccupati, e tanti sono pure i pazienti rimasti senza cure. Nell’edizione odierna cerchiamo di mettere in luce, con un approfondimento a 360 gradi, i punti oscuri del nuovo sistema.

All’argomento degli psicoterapeuti e alle nuove norme della LaMal è pure dedicato il commento odierno a firma di Marco Narzisi, il quale annota: "Non si capisce la necessità di limitare, oltre che agli ospedali, alle sole ‘organizzazioni’ di psicologi-psicoterapeuti (leggasi: Sa o Sagl) e non agli studi individuali la possibilità di fatturare alle casse malati le prestazioni di terapeuti in formazione. Né è chiaro in base a quali principi sia stato fissato il limite di sedute (in tutto 30) oltre il quale è necessaria una valutazione psichiatrica per poter continuare a beneficiare dei rimborsi dei costi delle terapie. Il tutto, ovviamente, per il giubilo degli assicuratori malattia, che vedono restringersi l’ammontare dei costi da rimborsare, considerato l’esiguo numero, rispetto al totale, degli studi che hanno forma giuridica di Sa o Sagl. È chiaro che le casse malati non fanno beneficenza e puntano al profitto, per quanto discutibile ciò possa essere applicato alla salute: se possono evitare di assumersi dei costi, lo faranno. E, ancora: "A farne le spese, alla fine, sono, oltre che gli aspiranti psicoterapeuti, confrontati oggi con la difficoltà di completare la formazione, le decine di pazienti a loro carico che oggi si trovano all’improvviso a dover trovare d’urgenza un altro terapeuta, di fatto, rimanendo senza cure se non per casi definiti di rigore".

Sono state depositate ieri le liste per le elezioni cantonali che si terranno il 2 aprile. Mai così tanti i candidati: sono 187 in più rispetto a quattro anni fa. Record anche per quanto riguarda la presenza femminile (40%). Nel giornale, tutte le liste e tutti i candidati in corsa.

Nel commento di Roberto Scarcella, la forza gentile di due donne, la tennista australiana Ashleigh Jacinta Barthy e la premier neozelandese dimissionaria Jacinda Ardern, che indicano una via diversa al modello di leadership infaticabile da generazioni di maschi Alfa. Mollare un lavoro per sopraggiunto logoramento o per cercare la felicità altrove si può.

Da lì, ossia dalla direzione del Dicastero Aziende Industriali, non si muove. E, anzi, fa sentire la sua voce. Massimo Cerutti è deciso più che mai, e al dito che il Consiglio comunale di Mendrisio gli aveva puntato contro nell’’affaire’ delle reti Ail ribadisce: "Non ho nulla da rimproverarmi" e a chi gli chiede di farsi da parte sgombra il campo da ogni dubbio: "Resto dove sono".

Sulla vicenda delle case per anziani di Bellinzona in periodo di pandemia acuta, il Movimento per il socialismo (Mps) vuol vederci chiaro. E, alla luce della sentenza di parziale condanna nel caso di Sementina, con una lettera inviata alla Commissione della gestione del Gran Consiglio torna a sollecitare la stessa a ‘verificare anche l’agire del medico cantonale’ e invoca l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta.

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