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Mascherina su per gli allievi di prima elementare

A... tenere banco non il Carnevale ma le nuove disposizioni anti-Covid. Fra i temi di oggi anche altri tipi di... tamponi.

5 gennaio 2022
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Sono le novità del ritorno lunedì a scuola, dopo le vacanza natalizie, a tenere... banco sull’edizione di oggi de ’laRegione’. Dal 10 gennaio, e almeno fino al 25 febbraio, l’uso della mascherina chirurgica sarà obbligatorio già dalla prima elementare (sino al 23 dicembre lo era a partire dalla quarta). Lo la deciso il Consiglio di Stato, che per contrastare la diffusione di Omicron, la variante particolarmente contagiosa del coronavirus, ha adottato alcuni provvedimenti. Oltre a quella riguardante il settore dell’istruzione, ha varato misure concernenti le manifestazioni.

E si parla anche di altri tipi di... tamponi. I prodotti igienici per le mestruazioni devono essere messi a disposizione, gratuitamente, in tutti gli istituti scolastici cantonali. A chiederlo è la Gioventù socialista che, davanti alla stampa, anticipa i temi di una lettera aperta che sarà inviata al Consiglio di Stato nei prossimi giorni forte delle firme di tutti i Comitati studenteschi del medio superiore, del Sindacato degli studenti (Sisa), del Gruppo genitori Alta Leventina, dei Giovani verdi, della Gioventù comunista e di Generazione giovani.

Ed è una rivoluzione quella di cui si parla nella pagina locarnese. Un ipotetico “timelaps” sul Centro sportivo nazionale per la gioventù di Tenero apparirebbe, infatti, come particolarmente vivace per movimenti logistici e nuove strutture che vanno ad integrarsi o a sostituire quelle esistenti. Non fa eccezione il periodo pandemico, contraddistinto, pur con qualche inevitabile rallentamento, dal compimento della quarta tappa di ampliamento e dagli albori della quinta, comprendente, oltre al resto, il Centro per sport natatori da oltre 90 milioni di franchi di investimento e il nuovo ostello con 140 posti letto da 12 milioni.

C’è poi musica per le orecchie. Le sinfonie di Bach, ci spiega la redazione di Culture e società, non sono certo un modello di arte consolatoria e sicuramente non si prestano a livelli di lettura in chiave emotiva, vale a dire a quello stadio su cui si usa far leva quando si intende mirare al responso sicuro da parte degli ascoltatori. In verità il fascino che emana dalle pagine bachiane dipende da un linguaggio regolato da evidenti e serrati rapporti di necessità in tutto il suo procedere.

Buona lettura e buona vigilia dell’Epifania con ’laRegione’!

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