Berna decide la chiusura alle 19 di bar e ristoranti, alla quale si aggiunge quella dei negozi la domenica e i festivi. Decisione che non piace a molti
“Ma i moralisti han chiuso i bar...”, cantava il maestro Guccini nella sua “Canzone di notte n.2”. E una notte cupa e senza musica è quella che si annuncia per i bar e i ristoranti di tutta la Svizzera, di cui il Consiglio federale, in un’altalena di "facciamo noi – no, fate voi – no, facciamo ancora noi” riguardo le misure di contenimento della pandemia, ha decretato la chiusura alle 19 a partire da lunedì 14 dicembre. Stesso orario di chiusura anche per musei, biblioteche, strutture per sport e tempo libero e negozi, ai quali è preclusa anche la tradizionale apertura domenicale natalizia.
Una decisione che ha fatto storcere il naso al presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi e al presidente del Plr Alessandro Speziali, e decisamente inalberare Gastro Ticino, con Massimo Suter che definisce “subdoli” gli aiuti offerti dal Consiglio federale (1 miliardo e mezzo di franchi in più per i casi di rigore).
Chi invece può essere soddisfatto è Mario Timbal, di cui, dopo le anticipazioni di alcuni giorni fa, è stata ufficializzata la nomina a successore di Maurizio Canetta alla direzione della Rsi. “Uno sguardo nuovo, ma non un innovatore”, così dice di sé il nuovo volto alla guida di Comano.