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Cosa succede in città? C'è qualcosa che non va!

Giovani che picchiano solo per divertirsi: stavolta tocca a Locarno. Nel frattempo a Bellinzona una 'tavolata' di conoscenti finisce in quarantena Covid

2 ottobre 2020
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Calci e pugni, probabilmente tanto per divertirsi, forse perché troppo annoiati. Siamo a Locarno, non nel Bronx, e succede ai giorni nostri. Ne abbiamo parlato con il capodicastero Sicurezza Niccolò Salvioni, che dice ai ragazzi: 'Denunciate!'. Certo è che, considerando altri recenti episodi (PregassonaBellinzona, due volte), c'è davvero da chiedersi "Cosa succede in città?". 

A Bellinzona, cambiando tema, succede ad esempio che si sia dovuto mettere in isolamento un'intera "tavolata" di conoscenti, tutti risultati positivi al coronavirus dopo aver frequentato assieme più locali pubblici della capitale. Un focolaio circoscritto, precisano le autorità: la distanza prevista tra i tavoli avrebbe infatti evitato la diffusione dell'infezione al di fuori della cerchia stretta degli otto avventori. Tanto basta, comunque, per richiamare l'attenzione sul fatto che, nonostante in Ticino i numeri siano bassi, il virus è sempre in agguato. A dimostrarlo, peraltro, sono le cifre a nazionali, che ieri hanno fatto registrare 550 nuovi contagi, con il tasso di positività che è schizzato ben sopra il 4%, al 4,4.

E mentre a un processo per truffa, a Lugano l'imputato veniva sorpreso con un 'bigino', sui telefonini della Svizzera italiana scattava – a volte anche a sorpresa – l'allarme generale dell'app contro i pericoli. Oggi e domani sono infatti previste piogge intense e il forte vento. Occhio!

 

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