7,7 miliardi di ragioni per favorire l'inclusione sociale

La globalizzazione, abbattendo le barriere e accorciando le distanze tra nazioni e persone, ha creato dei vantaggi. Allo stesso tempo, però, ha messo in luce diseguaglianze tremende all’origine di polarizzazioni ed esclusioni in tutto il mondo. 

Sempre di più si cede alla tentazione di chiudersi su sé stessi, costruendo muri di paura e diffidenza contro chiunque pensi, appaia o agisca in modo differente. Lo scorso anno Nazioni Unite ed esperti dei diritti umani hanno denunciato l’aumento di razzismo e xenofobia in tutto il globo. L’incremento delle diseguaglianze economiche e territoriali, abbinate alla crisi di fiducia nelle istituzioni pubbliche, sta solo peggiorando la situazione, spianando la strada per ulteriori disuguaglianze, isolazionismi e crisi sociali.

Se si vuole rispettare i diritti di base dei 7,7 miliardi di persone che abitano il pianeta, dobbiamo trovare un modo per affrontare le principali sfide anche su questo tema.

Invece di muri dovremmo costruire ponti. Alcune persone stanno facendo proprio questo. Donne e uomini provenienti da nazioni, culture e contesti socio-economici diversi che stanno dando risposte locali a sfide mondiali. Attraverso le loro azioni dimostrano che è possibile trovare soluzioni inclusive che contribuiscono a ridurre le differenze sociali, economiche e civiche. Questa settimana laRegione si associa a Sparknews e a 14 altri media mondiali per presentare queste iniziative, nel quadro di un programma editoriale – “7,7 miliardi” – che ha il sostegno della Fondazione Schwab. 

Come le persone raccontate in questi reportage, le redazioni che partecipano a questa alleanza hanno storie, culture e lingue diverse, ma hanno scelto di unire le forze per analizzare i problemi che dividono la nostra società e presentare le soluzioni che possono risolverli. 

Se due teste sono meglio di una, pensate cosa possono fare 7,7 miliardi di menti.