Francobollo provoca incidente diplomatico tra Belgrado e Skopje

Belgrado/Skopje - Il ministero degli Esteri serbo ha inoltrato sabato una dura nota di protesta all'ambasciatore della Macedonia del Nord a Belgrado a causa della messa in circolazione in quel Paese di un francobollo che ritrae una mappa della Croazia fascista durante la seconda guerra mondiale (Nezavisna Drzava Hrvatska, Stato indipendente di Croazia, Ndh). Le Poste della Macedonia del Nord si sono scusate per l'errore compiuto.

Su questa carta geografica, afferma il ministero, i confini croati si estendono fino a parte della Serbia e del Montenegro e all'intera Bosnia-Erzegovina, evocando anni tragici vissuti in passato dalla popolazione serba. "Un tale esempio di revisionismo storico, prosegue la nota, viola in modo grossolano i rapporti bilaterali fra Serbia e Macedonia del Nord, come pure la collaborazione e la stabilità dell'intera regione".

L'apparizione di tale francobollo nella Giornata anniversario della vittoria sul nazifascismo è per Belgrado una "ostile provocazione" diretta contro l'integrità territoriale e la sovranità della Serbia, e una offesa all'intero popolo serbo che patì migliaia di vittime nei campi di concentramento dello stato croato fascista durante la seconda guerra mondiale.

Nella nota di protesta si esige quindi l'immediato ritiro dalla circolazione di tale francobollo e una ferma condanna della sua pubblicazione da parte del governo macedone. In caso contrario, la Serbia adotterà passi ulteriori a difesa dei suoi interessi nazionali.

"Ci scusiamo per l'errore involontario", hanno detto le Poste in una nota di cui hanno dato notizia i media locali. L'obiettivo del francobollo, hanno aggiunto, era ringraziare la Croazia per l'appoggio alla Macedonia del Nord durante il suo semestre di presidenza della Ue, che si concluderà a fine giugno.