Curiosità

Un museo del Kgb nel cuore di New York

Ha aperto i battenti lo Spy Museum con 3'500 manufatti sovietici originali. È la più grande collezione al mondo di oggetti che hanno segnato un'epoca

(dal Web)
17 gennaio 2019
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La Guerra Fredda sbarca a New York. O almeno il suo ricordo, grazie al Kgb Spy Museum, il nuovo museo che apre oggi i battenti a Manhattan con 3500 manufatti sovietici originali.

I visitatori potranno compiere un viaggio nel mondo segreto dello spionaggio tra il 1917 e il 1995, grazie a quella che secondo i curatori - padre e figlia lituani - è la più grande collezione al mondo di oggetti sul Kgb. Julius Urbaitis e Agne Urbaityte hanno messo a disposizione la maggior parte dei contenuti provenienti dalla loro collezione privata, oltre ad alcuni prestiti.

Tra gli oggetti in mostra ci sono la pistola nascosta all'interno di un rossetto, soprannominata 'Death Kiss', telecamere e trasmettitori radio nascosti ingegnosamente in pacchi di sigarette, spazzole, borse, scarpe e fermacravatte. Ma ci sono anche un grammofono e una lampada di proprietà di Joseph Stalin, e l'ombrello usato per sparare e uccidere il dissidente bulgaro Georgi Markov a Londra, nel 1978.

Il museo permette anche di ripercorrere la storia sovietica con manifesti della propaganda anti-nazista, numeri della Pravda, il giornale che è stato l'organo di stampa ufficiale del Partito Comunista. E la macchina fotografica usata per catturare Oleg Penkovsky, colonnello dei servizi segreti militari sovietici che collaborava con l'Occidente passando informazioni sensibili a Gran Bretagna e Stati Uniti.

L'apertura del museo coincide con l'aumento dell'interesse pubblico per lo spionaggio, trend in crescita grazie ad eventi come la presunta ingerenza della Russia nelle elezioni presidenziali Usa del 2016, il presunto tentativo di Mosca di uccidere in Inghilterra l'ex spia russa Sergei Skripal, e la famosa serie televisiva 'The Americans', su una coppia del Kgb nella periferia di Washington. "Sono emerse nuove minacce, in particolare da Paesi come la Cina e l'India, e le attività di spionaggio dalla Russia sono aumentate", ha spiegato Paul Reuvers, esperto in apparecchiature crittografiche dell'era della Guerra Fredda, che gestisce il Crypto Museum nei Paesi Bassi.

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