Curiosità

Muhammad Ali discendeva da chi lottò contro la schiavitù

A fare la scoperta è stata la famiglia del mito della boxe e icona del movimento per i diritti civili dei neri d'America durante una ricerca sull'albero genealogico

2 ottobre 2018
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Muhammad Alì era il discendente di uno degli eroi afroamericani che combatterono contro la schiavitù. È Archer Alexander, raffigurato insieme al presidente Abramo Lincoln nella famosa statua dell'Emancipation Memorial di Washington, posta nel Lincoln Park non lontano da Capitol Hill.

A fare la scoperta è stata la famiglia del mito della boxe e icona del movimento per i diritti civili dei neri d'America, durante una ricerca volta a ricostruire l'intero albero genealogico di Alì. Si è così risaliti al quadrisavolo e, attraverso alcuni test del Dna, si è appurato che l'antenato era proprio lo schiavo ribelle che lottò gran parte della sua vita per la sua libertà e per quella di tutti gli afroamericani. Una causa, quella dei diritti dei neri, a cui dedicò tutte le sue forze fino alla morte, nel 1979.

"Alì sarebbe orgoglioso di una scoperta del genere", commenta la famiglia del campione. Quando Cassius Clay si convertì all'Islam nel 1964 e cambiò il nome in Mohammad Alì disse: "perché dovrei tenere visibile il nome ereditato dagli schiavisti e tenere invisibili, sconosciuti e senza i dovuti onori i miei avi neri?". Ma lui, già leggenda in vita, mai avrebbe immaginato di discendere da un'altra leggenda, fuggita dalle catene durante la guerra civile e fonte di ispirazione per generazioni di neri d'America.

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