ITALIA

A Venezia sarà vietato sedersi per terra

Norme rigide contro il 'turismo cafone' nel nuovo regolamento di polizia e sicurezza. Le sanzioni scatteranno solo in caso di violazioni ripetute

19 settembre 2018
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Negli anni '80 divenne famosa la 'battaglia' contro i saccopelisti di Augusto Salvadori. Da allora a Venezia le cose non sono migliorate.

Ma forse neppure il severo ex assessore al decoro avrebbe immaginato che si arrivasse a parlare del divieto di sedersi e sdraiarsi sui 'masegni' e i gradini della città storica, invasa da milioni di visitatori l'anno, e tra loro diversi 'turisti cafoni'.

Gente che scambia il gioiello sulla laguna per un camping, o una spiaggia. Fanno in ogni caso discutere le rigide norme contenute nell'art. 35 del nuovo Regolamento di polizia e sicurezza urbana, che elenca gli 'atti contrari al decoro in relazione all'uso improprio delle aree monumentali e dei ponti'. E che, se approvato senza modifiche, potrebbe introdurre il divieto perfino di sedersi a terra.

Certo, nessuno arriverebbe a multare il turista stremato dal girovagare nelle calli che si ferma a prendere fiato. Ma chi si siede a terra con bicchieri e piattini di plastica sì.

Quello della maleducazione di certi vacanzieri 'mordi e fuggi' è uno dei nervi scoperti dell'eterno, difficile rapporto fra Venezia e il turismo. Lo hanno dimostrato le recenti polemiche per un 'atto di libertà' come quello di Stefano Accorsi, fotografato su un tavolino a San Marco a gustarsi in smoking una pizza mangiata sul cartone.

"Un bellissimo modo di godere della Bellezza d'Italia..." l'aveva definito l'attore. Non così le associazioni di tutela della città, che l'avevano bacchettato, prefigurando il pericolo-emulazione della pizza da asporto mangiata nel salotto di Venezia.

Quello in discussione è in sostanza il decalogo che il Comune, stanco di pic-nic improvvisati in piazza San Marco, e turiste in bikini ai Giardini Papadopoli, sta mettendo a punto per difendere il decoro della città. Ma non solo, perché i divieti verrebbero estesi anche ai campi e piazzali più gettonati dai turisti a Murano, Burano e al Lido.

Un giro di vite che non convince tutti i gruppi dell'assemblea municipale; alcuni rappresentanti delle forze di minoranza, come il Pd, hanno eccepito che "non si può vietare tutto", chiedendo che si pensi ad aree apposite con panchine per far sostare i turisti. Il dibattito è stato molto acceso nella riunione della Commissione che deve vagliare il regolamento, prima che ad ottobre arrivi nell'aula del Consiglio comunale.

Le sanzioni, ad ogni modo, scatteranno solo in caso di violazioni reiterate del Regolamento: dopo il primo avviso degli agenti della municipale, e la richiesta di interrompere un determinato comportamento, solo persistendo nella condotta contraria al decoro si potrà incorrere nella multa, che partirà da 50 euro, ma potrebbe arrivare anche a 500, o al Daspo urbano, per violazioni nei luoghi di particolare pregio del centro storico.

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