Curiosità

Gli insetti stanno sparendo, lanciata una petizione

Negli ultimi 30 anni scomparse molte varietà. I promotori temono per la biodiversità e per la salvaguardia di risorse naturali e basi alimentari

Ti-Press
4 settembre 2018
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La popolazione di insetti in Svizzera sta drammaticamente calando: i segnali in tal senso sono preoccupanti, perché in gioco non vi è solo la biodiversità, bensì la stessa salvaguardia delle risorse naturali e delle basi alimentari: lo denuncia una petizione che chiede a Consiglio federale e parlamento di affrontare in modo concreto il problema.

Quello che si osserva per le api rappresenta il modello di quanto sta avvenendo anche per altri insetti, affermano i promotori (Amici della natura, Dark Sky, Unione svizzera dei contadini, Apisuisse) in un comunicato odierno. Ricerche effettuate in Germania hanno rivelato che nel corso degli ultimi trent’anni sono scomparsi oltre la metà di tutti gli insetti. Al momento non è ancora noto in quale misura ciò concerna anche la Svizzera.

Ci si rende però conto che, di giorno come di notte, si percepisce una presenza inferiore di insetti rispetto a una volta e che nel bagliore dei lampioni ne svolazzano sempre di meno. Anche il parabrezza dell’auto rimane spesso pulito dopo un lungo percorso. Può darsi che a qualcuno questi fenomeni piacciano – affermano i promotori, che hanno organizzato una conferenza stampa a Berna – ma la situazione a loro avviso deve preoccupare, perché gli insetti sono di fatto un elemento insostituibile del nostro ecosistema.

Uccelli, rane, pesci, porcospini, pipistrelli e tanti altri animali si nutrono di loro: scompariranno se non avranno questa fonte di nutrimento. Lo stesso destino è riservato alle piante, siano esse selvatiche o coltivate, che dipendono dall’impollinazione. Il venire meno degli insetti costituisce pure una minaccia per la produzione alimentare, per gli interi ecosistemi e di conseguenza per le nostre risorse naturali. Al momento le ragioni della scomparsa degli insetti in Svizzera sono solo in parte immaginabili.

Lo sfruttamento intensivo dell’ambiente da parte dell’uomo – attraverso agricoltura, edificazioni e altro – gioca ovviamente un ruolo chiave. Ma per poter decidere misure adeguate servono studi approfonditi. Bisogna inoltre informarne la popolazione e gli inquinatori affinché ciascuno possa dare il suo contributo: si dovranno coinvolgere imprese, agricoltori, operatori forestali, comuni, cantoni e Confederazione. Ecco quindi il senso della petizione lanciata oggi e intitolata "chiediamoci perché scompaiono gli insetti": fare pressione sulle autorità affinché si muovano. Per firmare c’è tempo sino al 24 novembre.

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