Curiosità

La voglia di dolci è (anche) genetica

Studi canadesi hanno studiato le variazioni genetiche nei recettori del gusto. I genitori potrebbero adattare di conseguenza la dieta dei loro figli

23 febbraio 2018
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I bimbi scelgono troppe volte merende dolci al posto delle verdure? A tavola arricciano il naso davanti agli spinaci? Queste scelte non sono dettate esclusivamente dal colore o dal fascino del cibo, ma dalla genetica. Ne sono convinti i ricercatori dell’Università di Guelph, in Canada, che hanno concluso uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nutrients.

Sono state studiate le variazioni genetiche nei recettori del gusto legate alla preferenza dei dolci, alla sensibilità al gusto dei grassi e all’avversione per le verdure a foglia verde amara. La ricerca ha coinvolto 50 bambini in età prescolare. Otto bimbi su 10 avevano uno dei genotipi a rischio che potevano predisporli a cattive abitudini alimentari e circa uno su tre aveva una dieta costituita da snack. I piccoli con un debole per i dolci avevano il gene correlato alla preferenza di questo gusto. Quelli con una variante genetica correlata al gusto del grasso, invece, consumavano più snack più calorici.

"Questo potrebbe essere uno strumento prezioso per i genitori che potrebbero adattare di conseguenza la dieta dei loro figli. Ad esempio, se sai che il tuo bambino ha un desiderio più elevato di cibi dolci in base alla propria genetica, potresti avere maggiori probabilità di limitare o ridurre la loro accessibilità a quegli alimenti nella casa", spiega Elie Chamun, del Dipartimento di Salute Umana e Scienze nutrizionali dell’ateneo canadese.

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