Curiosità

Madre e figlia coetanee, nel Tennessee succede

20 dicembre 2017
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Una giovane donna del Tennessee ha dato alla luce una bambina concepita grazie a un embrione "adottato", ma il caso di Emma Wren Gibson ha una peculiarità da Guinness. L’embrione congelato nel 1992, quando Tina, la madre, aveva appena 18 mesi, e’ stato tolto da freezer e impiantato lo scorso marzo, all’"età" di 24 anni, col risultato che la piccola Emma e la sua mamma, in un certo senso, sono quasi coetanee. I neo-genitori non hanno nascosto la loro sorpresa quando, all’epoca dell’impianto presso il National Embryo Donation Center di Knoxville, hanno appreso l’età dell’embrione. Notando l’eccezionalità dell’evento, Tina aveva detto alla CNN: "Ho solo 25 anni, io e lei saremmo potute essere migliori amiche".

Nata il 25 novembre, subito dopo la festa del Ringraziamento, Emma è una bimba da record: prima di lei la letteratura medica contemplava un caso in cui, nel 2011 a New York, un neonato era venuto alla luce grazie a un embrione congelato due decenni prima. La storia della bambina comincia ben prima che Tina e il marito Benjamin la "adottassero" assieme ad altri quattro embrioni "fratelli" concepiti dalla stessa coppia di donatori e non usati nel processo di fertilizzazione in vitro. Noti in America come "snow babies", questi embrioni restano sospesi nel ghiaccio per anni, in questo caso decenni, aspettando di essere portati in vita. Sette anni fa, quando si sposarono, i Gibson già sapevano di desiderare figli, ma nel caso di Benjamin, il marito di Tina, procreare era impossibIle: l’uomo è malato di fibrosi cistica e la malattia l’aveva reso sterile.

Il laboratorio di Knoxville al quale si sono rivolti si trova nel cuore della Bible Belt e ha un'affiliazione religiosa: "La nostra ragione di essere è la protezione della santità e della dignità dell’embrione", ha detto il direttore Mark Mellinger. A questo scopo, medici e amministratori agevolano le donazioni da parte di coppie in tutti e 50 gli stati Usa che hanno completato il processo di fertilizzazione in vitro e le adozioni da parte di altri aspiranti genitori come i Gibson che per una ragione o l’altra non possono concepire. Ad oggi oltre 680 bebè sarebbero nati da embrioni conservati nei loro frigoriferi.

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