Auto e moto

Mini Clubman JCW

Le personalizzazioni cromatiche restano uno dei pu
4 settembre 2017
|

Anche la ‘shooting brake’ di casa Mini riceve una bella iniezione di sportività 
dal suo ‘preparatore’ ufficiale. In questo modo la più originale, insolita e hipster tra le Mini va forte ma senza impensierire. E con la trazione integrale non c’è condizione meteorologica che possa fermarti.

 

Fortunatamente anche la Mini Clubman ha potuto godere delle amorevoli cure firmate John Cooper Works, marchio fondato da uno degli eredi di John Cooper agli inizi del nuovo millennio ed in seguito divenuto proprietà del gruppo BMW, cui la stessa Mini appartiene. La piccola ‘station wagon’ cela sotto al cofano lo stesso 2 litri  erogante 231 cv e 350 Nm montato sulle sorelle minori a 3 e 5 porte; un propulsore molto corposo sin dai bassi regimi, con un bel carattere ai medi e un po’ più mite agli alti. Per essere un motore turbocompresso ha una risposta veloce alle sollecitazioni dell’acceleratore e i terminali di scarico a taglio obliquo amplificano i generosi scoppiettii in rilascio emessi nel programma di guida Sport utilizzando la modalità manuale del cambio automatico. La vettura in prova era infatti equipaggiata, in alternativa al classico manuale, con il valido Steptronic a 8 rapporti; dolce ad andature tranquille ed efficace quando si alza il ritmo seppur non sempre così incisivo nelle scalate effettuate guidando con il coltello tra i denti.
Sulla Clubman JCW è di serie la trazione integrale All4, sistema che trasferisce coppia all’asse posteriore unicamente in caso di bisogno: è molto efficace e su asfalto asciutto è praticamente impossibile avere delle perdite di trazione, garantendo un livello di sicurezza elevato che però toglie un po’ di divertimento a chi vorrebbe chiudere la traiettoria sentendo il retrotreno che ‘spinge’. La dotazione degli ausili di guida è completa: ci sono fra gli altri il blocco elettronico del differenziale anteriore (EDLC) ed il Performance Control, i quali lavorano al fine di garantire il massimo bilanciamento e minimizzare il sottosterzo. Essi contribuiscono a rendere l’auto molto sicura e facile da guidare, ma con una taratura meno conservativa permetterebbero di ottenere un piacere di guida ancora maggiore. Questo perché la Clubman ha uno sterzo consistente soprattutto in modalità Sport, molto diretto e piuttosto veloce, e segna una perdita di agilità davvero minima rispetto alle sorelline con il passo più corto. Anche il reparto sospensioni rasenta l’eccellenza, dato che la rigidità dell’assetto non risulta mai scomoda mantenendo al contempo molto limitati rollio e beccheggio.
Dal lato estetico trasuda dinamicità disponendo di (per citarne alcuni) cerchi in lega con disegno specifico da 18 o a richiesta 19 pollici, presa d’aria frontale per il raffreddamento freni al posto dei fendinebbia e stripes rosse o nere. Fa inoltre ampio uso di emblemi marchiati JCW sia esternamente che internamente, ad esempio sui battitacco o sugli stupendi sedili anteriori i quali sono un riuscitissimo connubio tra sportività (buon contenimento laterale) e comodità. Specifico per la JCW è anche il volante con cuciture rosse dalla solida impugnatura, molto bello sulla corona ma meno riuscito sui tasti dell’impianto audio e del regolatore di velocità, poco pratici da usare. In generale l’ambiente è di livello medio-alto, curato in termini di design e funzionalità nonostante qualche piccolo dettaglio non sia al top: molto belle ad esempio le maniglie e le fasce decorative sulle portiere anteriori che nascondono dei led colorati visibili soltanto di notte, un po’ meno pregiate alcune plastiche presenti sempre sulle portiere. Facile da usare e ricco di informazioni il sistema multimediale, soprattutto se si sceglie di beneficiare dei servizi Mini Connected per sfruttarne al massimo le potenzialità.
L’originalità stessa della Clubman fa sì che non sia particolarmente facile collocarla in un proprio segmento, al pari della Countryman. Pur essendo una piccola familiare, non dobbiamo dimenticare che si tratta pur sempre dell’interpretazione in chiave station wagon della Mini. Lo spazio per le gambe di chi sta seduto dietro ed il bagagliaio (360 litri) sono quindi parificabili a quelli di una vettura media/compatta e allo stesso bagagliaio si accede tramite le scenografiche ‘split doors’ a mo’ di furgoncino. Insomma: di originalità ce n’è da vendere, il piacere di guida non manca mai e c’è un bel po’ di spazio in più rispetto ad una Mini a cinque porte. Ma resta, giustamente, pur sempre una Mini.    

Scheda Tecnica

ModelloMini Clubman
VersioneJohn Cooper Works All4
Motore4 cilindri benzina (turbo), 
2 litri
Potenza, coppia231 cv, 350 Nm
Trazioneintegrale
Cambioautomatico a 8 rapporti
Massa a vuoto1’490 kg
0-100 km/h6,3 secondi
Velocità massima238 km/h
Consumo medio6,8 l/100 km (omologato)
Prezzo43’100 Chf
La compri se…cerchi una piccola familiare che 
sia più originale di tutte le altre. 
E se dev’essere veloce, allora 
la John Cooper Works è la scelta giusta

 

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔