Auto e moto

Kia Niro

Un po’ di Sportage e un po’ di Cee’d: anche
25 ottobre 2016
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Un altro crossover di Kia? Ebbene sì, ma questa volta c’è un valore aggiunto: 
il propulsore ibrido. Dopo la Optima e la Soul EV, il costruttore coreano propone un altro modello a energia alternativa, 
peraltro ‘vestito’ con abito moderno e giovanile.
 

Arriva buon’ultima, sul mercato dell’ibrido, quando la concorrenza diretta occupa stabilmente il segmento da anni, in primo piano la Toyota con Prius; eppure, la neonata Niro trova argomenti di impatto per risultare riuscita e, soprattutto, originale: sia nel design e nell’interpretazione dei classici due volumi, tanto più sul piano dinamico. Si tratta infatti di una carrozzeria crossover, senza dubbio molto riuscita; poco meno grande del Suv Sportage, ma caratterizzata da una “presenza” più significativa rispetto alla giardinetta di gamma Cee’d. Vanta insomma dimensioni ben pensate e, quel che più conta, insieme al design leggermente rialzato – disegnato, non è un caso, negli Stati Uniti dove farà registrare la maggior parte delle vendite – può vantare l’impiego di un pianale strettamente indipendente rispetto a quello del resto della gamma Kia, appositamente progettato per i modelli a propulsione alternativa. Nei 4,36 metri di lunghezza, dunque, trova spazio un passo sensibilmente generoso (2,7 metri), che da un lato incrementa la sensazione di originalità dell’auto e, dall’altro, consente di far registrare un’abitabilità interna di respiro notevole.
La meccanica ibrida è tutta integrata nel vano motore tradizionale, solamente la batteria ai polimeri di litio (6,5 Ah/1,56 kWh, 33 kg) “sconfina” posizionandosi sotto alla seduta del divano posteriore; l’unità motrice principale è rappresentata dal collaudato 1.6 benzina aspirato a iniezione diretta da 105 cv, all’interno della scatola del cambio – doppia frizione a sei rapporti – è posizionato il compatto motore elettrico aggiuntivo, da 32 kW (44 cv): le prestazioni combinate delle due unità si attestano su 141 cv e 265 Nm tra 1’000 e 2’400 giri. In effetti, seppur non certo sportiva, la Niro garantisce spunti e riprese più che vivaci, restituendo una sensazione dinamica superiore rispetto al modesto dato di accelerazione dichiarato dalla Casa (0-100 km/h in 11”5). 
Il vero “plus” della crossover coreana è tuttavia nella qualità di guida: il relax in città è totale, ma tra le curve si apprezzano le rilevanti doti di telaio che offrono al contempo notevole stabilità e tenuta laterale, coricamento molto ridotto del corpo vettura in curva con grande omogeneità di comportamento, ma anche un’ottima qualità di assorbimento delle varie asperità stradali. Si aggiunge un’eccellente silenziosità di marcia a tutte le andature (anche elevate, seppur la punta massima risulti un po’ bassa con soltanto 162 km/h), mentre dal canto suo il cambio è ben più godibile rispetto alla trasmissione a variazione continua che si trova su altre ibride. Un po’ di numeri su consumi ed autonomia: in modalità totalmente elettrica si riescono a percorrere circa 2-3 km, la percorrenza media dichiarata è pari a 3,8 km/litro e le emissioni di CO2 si fermano a 88 g/km (101 g/100 km con ruote da 18” opzionali).
Eccellente il corredo di ausili elettronici alla guida, che contribuisce fattivamente al livello qualitativo di accoglienza e guida offerto dalla Niro: tanto più che sul mercato svizzero l’allestimento sarà unico, Style (36’400 CHF, consegne da fine settembre), inclusivo pressoché di tutte le dotazioni con esclusione di ruote da 18” e vernice metallizzata. Tra i sistemi a bordo, in particolare, figurano la frenata automatica d’emergenza con riconoscimento dei pedoni, il regolatore di velocità adattivo ed il sistema di mantenimento nella carreggiata con sterzata automatica attiva, piuttosto funzionale specie sui lunghi curvoni autostradali; non manca la telecamera di manovra con allerta traffico trasversale in avvicinamento.
Internamente, l’arredo appare molto lineare e razionale; qualità dei materiali e cura costruttiva sono più che discrete, anche se l’ambiente manca un po’ di carattere specie nel disegno della plancia. Tutto è però a portata di mano e non mancano le più attuali risorse tecnologiche: di serie un generoso schermo tattile da 8” di buona qualità per navigazione/infotainment (completo di connessioni remote Android Auto e Apple CarPlay, oltre ai servizi online TomTom che sfruttano la rete dello smartphone), impianto hi-fi JBL di ottima resa, ricarica induttiva per smartphone supportati alla base della consolle centrale. La posizione di guida è ben personalizzabile, di serie i sedili in pelle completi di riscaldamento e ventilazione oltre al tetto apribile in cristallo; dietro, come anticipato, lo spazio è altrettanto generoso, e giusto l’accoglienza per i bagagli “paga” qualcosina alla meccanica ibrida: il vano è regolare ma di cubatura discreta (427/1’425 litri), mancando inoltre di ganci portaborse oltre che della botola di passaggio nell’abitacolo per accogliere oggetti lunghi.

Scheda Tecnica

Motore4 cilindri benzina + elettrico
Potenza141 cv (combinata ibrido)
TrazioneIntegrale
CambioDoppia frizione a 6 rapporti
ConsumiA partire da 3,8 l/100 km
PrezzoDa 36’400 CHF
Ideale perChi cerca un crossover ibrido senza spendere un capitale
Si distingue perLa trazione integrale e il design stravagante


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