Commento

Violenza domestica. E vai con le assunzioni...

Il Dss preannuncia un concorso per reclutare 'una figura per il coordinamento operativo a sostegno delle vittime'. Ma oggi non ci sono profili nell'Amministrazione?

30 giugno 2020
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Il Dipartimento istituzioni e il Dipartimento sanità e socialità stanno facendo molto per cercare di prevenire e contrastare la violenza domestica in Ticino e intendono fare di più, come è emerso dalla conferenza stampa di stamattina in occasione dell'entrata in vigore (domani) di nuove disposizioni federali volte a tutelare maggiormente le vittime. Il che è senz'altro lodevole: bisogna infatti, se non debellare, almeno arginare un fenomeno che anche da noi ha raggiunto dimensioni preoccupanti e che colpisce quasi esclusivamente le donne, fra i soggetti più deboli. Tuttavia anche qui deve esserci un impiego razionale delle risorse pubbliche, a maggior ragione se, a proposito dei contraccolpi della pandemia, si prevedono tempi duri, anzi durissimi per le casse cantonali e se si tiene conto dei reiterati richiami del ministro delle finanze a mantenere alta la guardia sulla tenuta delle suddette casse. Ci domandiamo allora se sia proprio indispensabile il passo annunciato dal direttore del Dipartimento sanità e socialità (Dss) Raffaele De Rosa durante l'incontro con i giornalisti. E cioè l'uscita a breve di un concorso per "l'assunzione di una figura" chiamata "ad assicurare il coordinamento operativo a sostegno delle vittime nell'ambito della violenza": una persona, ha indicato a sua volta la Delegata per l'aiuto alle vittime di reati Cristiana Finzi, che dovrebbe "promuovere azioni e progetti per migliorare la presa a carico". Ma non esiste nell'Amministrazione cantonale, e in particolare al Dss, un/a funzionario/a che possa svolgere questo ruolo? Non crediamo che i profili manchino. Ci chiediamo inoltre se sia necessaria una simile posizione, da mettere addirittura a concorso. Non si rischia di introdurre un doppione, visto che tra i compiti della coordinatrice istituzionale del dossier violenza domestica (pure questa una nuova figura), Chiara Orelli Vassere, operativa dall'aprile di quest'anno alla Divisione giustizia del Dipartimento istituzioni, c'è anche quello di garantire e promuovere i contatti "con tutti i partner del settore a livello cantonale, intercantonale e federale", come scriveva il Consiglio di Stato lo scorso 25 novembre nell'annunciarne la nomina? Dal Dipartimento sanità e socialità si attendono solide spiegazioni, o più solide di quelle fornite in conferenza stampa, per giustificare la nuova posizione e il concorso per reclutare "una figura" per "il coordinamento operativo a sostegno delle vittime di violenza domestica".    

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