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Caverzasio, speriamo non siano parole al vento!

Ricette che dovrebbero fare bene a economia, ambiente e infrastrutture: ma non chiudiamoci!

Daniele Caverzasio e Claudio Franscella (Ti-Press)
26 maggio 2020
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Da dove ripartire per far - scusate il bisticcio - ripartire l'economia cantonale? Certamente dall’unità e dalla solidarietà. È questo l'appello finale contenuto anche nel discorso del neo-eletto presidente del parlamento cantonale, Daniele Caverzasio.

Diciamo subito che fa bene sentirlo dire da un leghista che si è rivolto alla sala del parlamento cantonale (e quindi anche ai suoi), visto che spesso e volentieri - in particolare dalle pagine del loro foglio domenicale - tutto o quasi si presta a far polemica. Così, se in questi mesi di emergenza, il governo cantonale, guidato da Christian Vitta prima e da Norman Gobbi poi, si è dimostrato compatto, sta ora al parlamento (che è formalmente tornato in partita) fare altrettanto.

Quali saranno i toni del foglio leghista?

Speriamo quindi che non siano parole al vento quelle di Caverzasio, visto che fuori dal palazzo c'è un paese che soffre economicamente e socialmente e che soffrirà ancor più nei prossimi mesi finito l'effetto analgesico del lavoro ridotto. Lo diciamo, auspicando unità, ovviamente nella legittima diversità delle vedute. Vedremo... prendendo atto anche di quale sarà la visione, ma soprattutto quali saranno i toni del foglio leghista, che ora si trova due suoi massimi esponenti alla testa dei poteri istituzionali (legislativo e esecutivo) di un Ticino alla determinata/disperata ricerca di vie/proposte/soluzioni affinché la mannaia della crisi in arrivo cada meno pesante.

Banco di prova per la Lega, ma anche opportunità

Malignando si potrebbe pensare che non c'è mai stato un periodo più difficile per la Lega per governare da quando è entrata in sala comandi. E si potrebbe dire, anzi lo diciamo, che ora tocca a loro dimostrare di che pasta sono fatti. Anche se, a ben vedere, il periodo è di quelli complicati per tutti gli schieramenti. Comunque, se la Lega Gobbi-Zali-Caverzasio in un simile frangente dovesse farcela e dimostrare serietà e capacità nella conduzione del Paese, riuscirà forse a tamponare la flessione registrata agli ultimi appuntamenti elettorali. E da un certo punto di vista, le ricette menzionate da Caverzasio, in perfetta sintonia con il modo di pensare leghista/Udc, in questo momento potrebbero rivelarsi quelle giuste: fare quest'anno le vacanze in Ticino, fare la spesa in Ticino (almeno - ha specificato - 'per chi se lo può permettere') e l’appello alle nostre aziende ad assumere manodopera residente (per cercare di ridurre almeno un po’ la curva crescente della disoccupazione), con un occhio di attenzione anche agli apprendisti. Idem, in particolare, per il settore sanitario che già lunedì ha fatto discutere il parlamento cantonale, visto il possibile pericolo di precettazione poi scongiurata da parte dell’Italia.

Tenere a bada i prezzi!

Ricette che dovrebbero anche far bene non solo all'economia, ma anche all'ambiente e alle infrastrutture, visto il preoccupante picco di frontalieri pre pandemia. Ricette queste, benvenute nella fase-2, ma che richiedono anche uno sforzo da parte di chi qui offre talune prestazioni (turismo e commercio) nel tenere a bada i prezzi e lavorare di inventiva. Altrimenti, appena riaperte le frontiere, sarà un attimo per qualcuno tornare a fare la spesa e le vacanze oltre confine.

No a chiusure a riccio

Insomma, unità e solidarietà sono necessarie a tutti i livelli: da quello politico, a quello economico, a quello della cittadinanza, evitando però chiusure a riccio mentali. Non è certo l’autarchia che ci porterà fuori dalle macerie del Covid-19. Da questo punto di vista, il banco di prova decisivo sarà quello della votazione per la libera circolazione in agenda per settembre.

 

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