Commento

C'è sempre qualcuno pronto a colpire a tradimento

Torna la paura in Europa. Ma solo la Giustizia – scritta maiuscolo – può può vincere la paura!

10 ottobre 2019
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Torna la paura in Europa. Generata, probabilmente, da fronti incandescenti molto diversi fra loro. Lunedì a Limburg (Assia) un cittadino siriano, alla guida di un camion rubato poco prima, ha speronato otto auto causando altrettanti feriti. Lo avrebbero sentito invocare più volte Allah. Una dinamica dei fatti che ci riporta alla memoria gli attentati ai mercatini natalizi di Berlino del 2016 (si contarono 12 morti) e, ancora prima – sempre lo stesso anno –, gli 84 morti di Nizza il giorno della festa nazionale francese.

Un’altra recente carneficina, costata la vita a quattro funzionari di polizia, è avvenuta in questura a Parigi e ha evidenziato una palese disfunzione nell’apparato statale. Al domicilio dell’accoltellatore è stata rinvenuta una chiavetta Usb con immagini di propaganda pro Isis: video di decapitazioni e liste e coordinate dei suoi colleghi di lavoro poliziotti. Scoperta che ha alimentato non pochi timori sul livello d’infiltrazione di simpatizzanti jihadisti persino all’interno delle istituzioni, chiamate proprio a tutelare i cittadini. Ma come possono riuscirci, se nemmeno sono in grado di tutelare sé stesse?

Ora, a questi due gravi fatti, che non è ancora del tutto chiaro se siano riconducibili ad atti di terrorismo di matrice islamica, si è aggiunta anche la sparatoria di Halle. Un fatto gravissimo, perché colpisce in Germania (!) la comunità ebraica (mentre festeggia la ricorrenza dello Yom Kippur, il giorno dell’espiazione) e la comunità straniera (turca?) per via dell’uccisione nel negozio di kebab. L’autore, arrestato nella serata di ieri, è un neonazista tedesco. Desiderava forse, visto quanto già successo, alimentare ulteriormente la tensione nel cuore dell’Europa? Vedremo se i primi due gesti di morte saranno rivendicati e benedetti dall’Isis, o da ambienti affini. Per contro, è già confermato che ad Halle s’è mossa – magari di riflesso? – l’estrema destra in cerca di palcoscenici.

Al cittadino comune, in attesa di chiavi di lettura, il messaggio è comunque arrivato forte. Lo stesso di Nizza, lo stesso dei mercatini di Natale di Berlino, forse anche lo stesso di Utoya: c’è sempre qualcuno pronto a colpire a tradimento, prendendo di mira i simboli nazionali, culturali e/o religiosi (anche delle minoranze), gettando benzina sul fuoco quando la tensione è già alle stelle. Un fuoco pericoloso, da circoscrivere con determinazione, facendo tutta la luce sull’accaduto, individuando gli attori in prima linea e i registi, e sanzionandoli con fermezza, sempre nel rispetto dei principi dello Stato di diritto che sono fondamentale patrimonio delle nostre democrazie. Anche quando altri invocano leggi speciali. Solo la Giustizia – scritta maiuscolo – può vincere la paura.

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