Commento

Tutti pazzi per FaceApp, ma attenzione alla privacy

Sta spopolando l'applicazione che mostra come saremo da anziani. Ma prima di cedere alla curiosità bisognerebbe farsi delle domande.

19 luglio 2019
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Tutti pazzi per ‘FaceApp’ l’applicazione che, grazie al solito algoritmo, ti mostra come sarai da vecchio. Così è un continuo cliccare, introdurre nostre foto e vedere come potrebbe andare a finire quando, fra qualche anno, ci guarderemo allo specchio. Chissà se chi si sta fidanzando, o sposando (sempre che lo si faccia ancora) – anziché limitarsi a dare un’occhiata a suocera o suocero per vedere come l’amata/o sarà se la relazione è destinata a tenere (a volte ci si azzecca!) – darà un’occhiatina all’applicazione. Perché lo si sa… anche le rose finiscono per sfiorire.
Battute a parte, intanto, visto il boom d’interesse, stiamo regalando ogni giorno centinaia di migliaia di foto (e nostri dati che valgono oro!) ad un’applicazione senza sapere cosa ne faranno poi costoro veramente delle nostre immagini. Le cancelleranno? Le rivenderanno? Le terranno semplicemente lì e poi potranno vedere un domani cosa farne?
L’unica certezza è che, per chi l’ha concepita, è un mega-successo e che quindi sarà a breve, senza alcun dubbio, anche un affarone. Un affarone fatto – ecco il segreto – facendoci divertire. Non è di certo la prima app del genere. Ma sicuramente l’ennesimo caso che ci serve da esempio per ribadire che in economia non ci sono pranzi offerti (anche se qualche politico nostrano ha fatto finta di crederlo!). Tutto si paga, amici miei. Nella fattispecie e in altri casi, lo si fa cedendo i propri personalissimi dati, quelli del nostro volto (!). Oltretutto, proprio mentre la tecnologia si sta orientando sulle banche dati per i riconoscimenti facciali. E poi, scusate la domanda, ma i dati personali sono ceduti a chi? Non lo si sa di preciso. Ma chi s’è finalmente visto da vecchio se l’è almeno chiesto, forse, esitando per una frazione di secondo prima di cedere alla curiosità?

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