Commento

Musulmani, la via dell’integrazione

Il portavoce della Federazione delle organizzazioni islamiche svizzere denuncia una certa discriminazione nei confronti dei musulmani in Svizzera

19 luglio 2018
|

Pascal Gemperli, portavoce della Federazione delle organizzazioni islamiche svizzere (Fois), ha denunciato dalle colonne della ‘Nzz’ la stigmatizzazione dei musulmani in Svizzera. Il suo sforzo nel denunciare come talune equazioni che vanno purtroppo per la maggiore (del genere: musulmani = radicalizzati o peggio ancora musulmani = terroristi) siano false, è legittimo e opportuno. A suo dire, entrando maggiormente nel merito, il credo religioso non è un fattore che influenza la criminalità. Vero. Anche se, aggiungiamo noi, taluni passaggi di taluni testi sacri (anche di altre religioni, compresa quella cristiana), se estrapolati e inseriti in certe teste calde (debitamente influenzate), possono anche sortire effetti altamente indesiderati. Sempre secondo Gemperli, inoltre, troppo spesso si procede a conclusioni sommarie attribuendo reati a determinate religioni. Per quanto riguarda la giustizia minorile, ad esempio, i musulmani non sono sovrarappresentati. Vero pure questo. Altro aspetto da conoscere e da non sottovalutare (conveniamo) è che spesso viene fatta di ogni erba un fascio. I fedeli dell’islam – a detta di Gemperli – vengono qualificati come un blocco unico, mentre i cristiani sono suddivisi in diverse chiese. Come dire (aggiungiamo noi) se fra i musulmani c’è qualcuno che sbaglia, l’errore finisce per ‘macchiare’ tutti! Beh, non stupisce che ciò accada, quando si manifesta una grave costante, che insanguina e scuote il villaggio globale, come con gli attentati terroristici. Non da ultimo, sempre a detta del portavoce della Fois, la religione è un concetto molto astratto come la cultura, motivo per cui è discutibile instaurare un legame diretto fra il credo personale e il rischio che una persona diventi violenta. Gemperli denuncia in definitiva una certa discriminazione nei confronti dei musulmani in Svizzera: dal 2013, i casi in questo senso sono più che raddoppiati. ‘L’islam e le sue varie sfaccettature sono ormai ridotti a elementi problematici come terrorismo e radicalizzazione’; i musulmani nella Confederazione hanno ‘una brutta reputazione e si ha la sensazione che non possano essere davvero svizzeri: situazione che si protrae dagli attentati dell’11 settembre 2001’.

In teoria e in pratica, Gemperli ha ragione partendo dalla sua esperienza maturata in Svizzera. Ma deve fare i conti con chi ha ideato e attuato non solo gli attentati alle Torri Gemelle, ma anche le mattanze che si sono poi susseguite qui in Europa e soprattutto in altri continenti, spesso e volentieri al grido di Allah Akbar. Stragi che, volens nolens, sono state compiute da fanatici in nome di un determinato credo e che hanno finito per influenzarci. Ecco perché le equazioni menzionate sopra hanno iniziato a circolare/attecchire e con esse la paura del diverso per fede e cultura spingendo taluni partiti a raccogliere con successo firme contro i minareti e la copertura del volto. Tanto che oggi, sempre restando in tema, si sta ponendo anche lo spinoso problema del rientro in patria di chi l’ha abbandonata per andare a combattere a favore dello Stato Islamico. Cittadini appartenenti a diversi stati, anche svizzeri, che chiedono di poter fare rientro a casa. Ma la popolazione si divide fra chi chiede di inasprire il codice penale e chi domanda di revocare loro la cittadinanza, visto che hanno fraternizzato con un terrorismo capace di uccidere anche qui. Chiaro atteggiamento di autodifesa.

Intanto, integriamo il più possibile chi rispetta le regole della civile convivenza (con una politica crogiolo della Svizzera che verrà, anzi che già è, e non chiudiamo gli occhi sulle tragedie in corso in un mondo che è anche nostro), e liberiamoci (con altrettanta fermezza) delle mele marce presenti pure in certe moschee.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE