Commento

Norman Gobbi, quasi l'uovo di Colombo

Norman Gobbi prende il toro per le corna, proponendo sistemi informatici capaci di registrare il volto di chi entra in uno stadio per identificarne l’identità, isolando così i facinorosi

Ti Press
16 marzo 2018
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Negli scorsi anni abbiamo più volte evidenziato quanto elevati fossero per le casse pubbliche i costi (a sei zeri!) per il mantenimento della sicurezza in occasione di incontri sportivi. Cifre – vedi a pagina 3 – da capogiro! Questo poiché, fine settimana dopo fine settimana, per calcio e hockey non si contano le ore di lavoro degli agenti in tenuta antisommossa della Cantonale e delle Comunali per placare i bollenti spiriti di alcuni (pochi ma ben determinati) facinorosi. Probabilmente analogo è l’impegno, ma stavolta all’interno delle aree sportive, di uomini di agenzie private a spese dei club sportivi.

Somme importanti a salvaguardia dell’incolumità fisica di chi segue un incontro sportivo. E tra gli spettatori non mancano famiglie e giovani. I fatti di gennaio alla Valascia parlano da soli.

Che il capo del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi ‘proponga’ ora ai Club (meglio sarebbe dire voglia imporre!), in virtù del motto ‘a mali estremi estremi rimedi’, la dotazione di sistemi informatici capaci di registrare il volto di chi entra e di identificarne l’identità tramite documenti, ci sembra un passo dovuto. Bisognerà però trovare il giusto equilibrio fra la salvaguardia della libertà individuale (il poter andare dove si vuole senza essere identificati) e le sue limitazioni (per ragioni di sicurezza). Insomma, è una questione di proporzionalità. Ma, siccome quanto avvenuto ad Ambrì è stato molto grave, bisogna evitare che prima o poi ci scappi il morto.

Gobbi ha quindi fatto bene a mettere la misura sul tavolo. Una misura che oltre che sortire buoni effetti primari legati alla sicurezza, potrebbe anche produrre effetti secondari positivi di ordine economico. Avere quei dati personali, dunque riservati, permetterà infatti di respingere subito le teste calde e vuote, ma permetterà anche di identificarle più facilmente e celermente in caso di inchiesta di polizia. Sul campo inoltre ci vorranno meno uomini, meno agenti pubblici e anche privati. Va da sé che i dati registrati dovranno essere cancellati non appena si concluderà senza problemi la partita. La coscienza dell’esistenza di quelle registrazioni indurrà anche a comportamenti meno esuberanti, vista la presenza di una sorta di ‘controllo sociale’ elettronico. Quasi quasi… l’uovo di Colombo-Norman!

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