Alla finestra

'Non vogliamo quei soldi'

Fra calciatori milionari e ministri locali che non pagano la pensione, 700 medici canadesi rifiutano l'aumento in busta paga: “Guadagniamo già tanto”

14 marzo 2018
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Mentre il mondo ruota nell’universo, nella mia tavoletta leggo che José Mourinho, durante i Mondiali di calcio, riceverà 1,8 milioni di euro per quattro apparizioni in una tv russa. Nella sua volgarità, la notizia ha un coté antropologico interessante. Perché un tale che già guadagna milioni l’anno, si chiude d’estate in uno studio asettico in cui si parla una lingua incomprensibile, per averne degli altri? Il quesito mi risucchia nelle sue profondità. La tavoletta mi affligge con altri indizi sullo spirito dei tempi. La Pulce, alias Lionel Messi, ha ottenuto che il suo contratto da 23 milioni l’anno salisse a 30, più bonus (milionari). Pare che CR7 ne riceverà altrettanti, milione più o meno.

Navigando verso casa, leggo che un ex Cancelliere, oltre alla (lauta) pensione ha richiesto due stipendi extra, mentre un ministro-avvocato-giudice da 234 mila franchi l’anno si rifiuta di pagarsi la pensione: non c’è una base legale che lo obblighi a farlo.

La lista delle piccole grandi incomprensibili avidità quotidiane è ben più lunga. Opporvisi intimamente si offre come opzione da difendere, per non mortificare la nostra umanità e intelligenza, e indicare a chi lavora al proprio futuro il valore di una conoscenza, di un talento e di un servizio alla collettività da godere non solo in termini utilitaristici. Ecco, la mia tavoletta mi soccorre: in Canada 700 medici rifiutano l’aumento previsto in busta paga: ”Guadagniamo già tanto”. Un NO che non poggia su nessuna base legale.

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