Commento

Galoppini attenti

24 marzo 2015
|

Da oggi nelle bucalettere dei ticinesi arriva il materiale di voto per le elezioni cantonali. La novità è che da subito si può votare per governo e parlamento cantonali nell’arco di ben quattro settimane. Ovvero da oggi sino a domenica 19 aprile a mezzogiorno, questo grazie al voto per corrispondenza ormai generalizzato. Un bene o un male? Non vogliamo rifare qui il dibattito parlamentare di un paio di anni fa, con da una parte chi era convinto che in Ticino (o meglio che anche in Ticino) i tempi fossero maturi per compiere questo passo già fatto negli altri cantoni, e, dall’altra, chi non si fidava delle pressioni dei partiti, o se preferite, di certi partiti/personaggi più avvezzi all’aiutino. Ma, come si suol dire, siccome l’appetito vien mangiando, sarà interessante vedere nei fatti come si comporteranno ora le squadre durante il periodo del raccolto. Per la cronaca, nel 2013 a insistere particolarmente per ottenere il diritto di voto generalizzato furono leghisti, pipidini e parte dei verdi. Di parere opposto invece buona parte del Plr, il Ps e l’Udc. Ora, è pur vero che concedere finalmente agli elettori la pratica soluzione di poter votare per corrispondenza è, perlomeno sulla carta, un modo per venire loro incontro in un momento particolare in cui l’affluenza alle urne è vieppiù in calo. Staremo dunque a vedere se la partecipazione al voto ne beneficerà. Più importante di tutto è però che l’espressione del voto sia e rimanga libera e che ogni cittadino possa esprimere il voto che meglio crede secondo le sue convinzioni e non secondo i desiderata del galoppino di turno. Galoppino che col nuovo sistema può anche avere la brutta tentazione di compilare la lista per conto terzi e non solo di limitarsi a suggerire caldamente il nome del tale o della tale. E, già che c’è, oggi può pure inviare di persona la scheda alla cancelleria comunale, così è strasicuro che il voto sia espresso e che non vi saranno ripensamenti. Insomma, se il voto per corrispondenza sarà una facilitazione, tutto dipenderà dal rispetto delle volontà del singolo cittadino elettore da parte di chi ha invece interesse che decida per un verso o per l’altro. Sarà quindi interessante verificare se aumenteranno anche i casi di voto pilotato, di visite a domicilio non richieste accresciute, di pellegrinaggi alle case per anziani o in ospedale mai fatti prima, di certificati medici di parenti che si ricordano improvvisamente di congiunti o amici nelle prossime settimane. Se ciò dovesse accadere, allora significherà che invece di aver fatto un passo avanti a favore dell’emancipazione del cittadino elettore, ne avremo fatti dieci nella direzione opposta, mettendo a repentaglio valori democratici cardine, quali la segretezza e l’indipendenza del voto. Chi dirige una casa anziani, un ospedale, chi ha contatti ravvicinati con persone ormai giunte nella terza età dimostri tutta la sua professionalità anche in questi frangenti. E chi scherza col fuoco sappia che la Procura pubblica è pronta ad occuparsi anche dei casi di frode o di corruzione elettorale. Anche noi, beninteso, terremo occhi e orecchie aperti.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔