Economia

A Lucerna l’indotto turistico è letteralmente crollato

Il prodotto interno lordo del comparto nel 2020, a causa della crisi pandemica, è diminuito del 76% nella città e del 60% nel Cantone

Sono venuti a mancare i turisti nordamericani e cinesi
(Keystone)
17 maggio 2021
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Lucerna - La crisi del coronavirus ha lasciato tracce profonde sul tessuto economico di Lucerna: il prodotto interno lordo del comparto turistico nel 2020 è crollato - rispetto all'anno prima - del 76% nella città e del 60% nel cantone.

I dati emergono da uno studio commissionato presso l'istituto di ricerche economiche BAK Economics dal locale ente turistico, nonché dalle autorità comunali e cantonali. Stando ai ricercatori nel 2019 gli ospiti hanno speso nella regione quasi due miliardi di franchi, di cui un miliardo può essere considerato di valore aggiunto diretto in prestazioni turistiche, cifra che sale a 1,3 miliardi se si considerano l’indotto e i consumi privati di coloro che vivono di turismo.

Dalla crisi finanziaria del 2008 il settore si era sviluppato con un dinamismo maggiore di altri rami, grazie anche alla quota elevata di turisti provenienti dall’Asia e dagli Stati Uniti. Ospiti che sono appunto venuti a mancare, sulla scia delle restrizioni legate al Covid-19: i pernottamenti si sono dimezzati. I lavoratori del comparto sono scesi in modo meno marcato: la contrazione del 6-7% stimata dagli specialisti di Bak Economics viene comunque considerata sensibile.
 
 

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