In vista del voto

Abbiamo bisogno di una donna progressista agli Stati

4 novembre 2019
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La democrazia è importante e la corretta rappresentanza di un territorio nelle istituzioni è fondamentale in tal senso.
Per molti anni al Consiglio degli Stati è stata solo la destra a essere rappresentata, una destra che ha sempre, coerentemente con se stessa, rappresentato gli interessi dei gruppi economici e di potere del Canton Ticino.

Per molti anni è così mancata alla Camera alta a Berna la rappresentanza di una parte importante dell’elettorato ticinese. È mancata la voce dei lavoratori, dei disoccupati, degli inquilini, di chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese e a pagare i sempre crescenti premi di assicurazione Cassa malati, di chi vuole ma, direi meglio ha bisogno, di avere a disposizione misure incisive per pretendere, dopo decenni di attesa, il risanamento dell’ambiente, a diversi livelli, in particolare nella regione più inquinata della Svizzera, e cioè il Mendrisiotto.

Ed è anche mancata agli Stati, e da sempre, la voce delle donne ticinesi!

Per questo è importante, il 17 novembre, fare una chiara scelta di campo in difesa della democrazia e della corretta rappresentanza alle Camere federali. Una scelta importante per tutti coloro che hanno a cuore l’autentico significato della democrazia, al di là degli steccati partitici.

Poiché è irrinunciabile e urgente per la democrazia che le donne ticinesi siano rappresentate agli Stati, è giusto che chi ha cuore la salvaguardia dell’ambiente e dei territori ambientalmente martoriati del Ticino sia presente anche nella Camera alta a Berna, è molto importante che chi è in grado di interpretare al meglio i valori elvetici, entrando nel merito degli accordi internazionali necessari allo sviluppo economico ma anche restando graniticamente ferma sulla necessità di difendere i bisogni delle fasce più deboli della popolazione e di chi lavora, delle aziende virtuose del Ticino (e sono tante, che pagano salari corretti, che utilizzano energie, sistemi di trasporto, compensazioni produttive rispettose dell’ambiente, che impiegano persone in difficoltà sociale e personale, che si impegnano nella formazione dei giovani), dell’agricoltura rispettosa dell’ambiente e del territorio, della produzione locale ecc., sieda sui banchi anche di questa Camera.

Ma per far crescere la democrazia al Consiglio degli Stati è necessario fare una scelta di campo e decidere da che parte stare, senza tentennamenti e senza confondere la stima per i candidati in corsa, con la necessità di proporre un voto utile, finalizzato a portare finalmente la rappresentanza di tutto il Ticino alla Camera alta a Berna il 17 novembre con Marina Carobbio.

Credo sia un atto dovuto, per tutte le cittadine e tutti i cittadini del Ticino, ma soprattutto dovuto ai giovani, che, con le loro speranze e con le loro passioni, con l’energia che hanno portato nelle piazze a favore della difesa del clima e dei diritti delle donne, hanno il diritto di veder rappresentata la loro voce anche agli Stati!

Per questo vi chiedo un voto davvero importante per garantire fino in fondo la corretta rappresentanza del Ticino a Berna, perché solo con questo voto la democrazia potrà dirsi davvero compiuta.

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