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Mps e l’età della pietra

Sono rimasti all’età della pietra che non è finita perché sono finite le pietre, è finita perché tecnologie più avanzate sono state sviluppate per soddisfare le mutevoli esigenze dell’umanità. Vale pure per Lugano. Basta con l’ideologia politica che tutto quanto ottiene il supporto dei privati è speculazione dannosa.

Il loro disfattismo, ossia attività propagandistica diretta a provocare il collasso del proprio paese – nello specifico Lugano – è manifesto e diretto verso il Municipio e i suoi rappresentanti. È evidente lo scopo di sola propaganda politica. Sono i soli a battersi per battaglie politiche fondamentali. Disegnano scenari apocalittici. Ma quando mai costruiscono qualcosa di reale? Progettualmente sempre e solo scetticismo o critica distruttiva nei confronti di strutture specialmente politiche o economiche e nello specifico nei confronti della buona riuscita di un’impresa necessaria per il futuro di Lugano e di tutta la città Ticino. Ipocrisia e slogan quali stangata fiscale e tagli alla politica sociale a persuadere i cittadini contro l’oppressione di genere del capitalismo. Mai un po’ di fiducia, ottimismo. La bocciatura di questo progetto significa la disfatta di Lugano e del Ticino.

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