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Neutralità non vuol dire indifferenza

Quanto sta succedendo nel continente europeo, dove uno Stato sovrano è invaso da un altro Paese, è incredibile e inaccettabile. Purtroppo, è la triste realtà. Quanto si sta consumando in questi giorni in Ucraina è una catastrofe sotto ogni punto di vista. Prima di tutto umanitario e della pace, pensando alle persone loro malgrado coinvolte, poi naturalmente dal profilo della sicurezza, della stabilità e dell’intera architettura geopolitica del nostro continente.

In questo contesto sentire dei politici sostenere che la Svizzera non avrebbe dovuto di fatto far nulla, che avrebbe fondamentalmente quasi dovuto voltare la faccia dall’altra parte in virtù della nostra neutralità dimostra che non si ha nemmeno idea di cosa significhi questa parola. Essere neutrali non può e non deve essere confuso con l’essere indifferenti. Essere neutrali non significa mettersi un paraocchi di fronte a un sopruso palese sotto ogni punto di vista.

No, la Svizzera deve chiaramente dire che noi non accettiamo un’invasione di uno Stato sovrano e che noi non siamo pronti a dare nessun tipo di possibilità agli aggressori di utilizzare la nostra piazza economica per aggirare le sanzioni della comunità internazionale. Normalmente non è una buona idea dividere il mondo tra buoni e cattivi, anche perché spesso la realtà non è bianca o nera: in questo caso però la situazione è diversa, chiarissima, e anche il nostro Paese, seppur magari con qualche giorno di ritardo, ha fatto bene, senza se e senza ma, a chiarire da che parte sta. Dalla parte del diritto, dalla parte della giustizia. E proprio questo ci rende ancora più credibili quale Paese che può essere, grazie ai suoi buoni uffici, parte della soluzione.

Da ultimo ci tengo a ringraziare le migliaia di cittadine e di cittadini Ticinesi che in queste ore si stanno adoperando per cercare di dare una mano in questo difficile momento, chi facendo una donazione, chi raccogliendo dei beni di prima necessità, chi mettendo a disposizione degli alloggi per i profughi che potrebbero arrivare. Un esempio di solidarietà che mostra il lato migliore della nostra società e che, ne sono certo, anche le istituzioni e i partiti ticinesi sapranno coralmente seguire e supportare.

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