Conforta la determinazione della Città, ma dai vertici cantonali non sono ancora giunte rassicurazioni sul futuro
Bene ma non benissimo! Potremmo riassumere così lo stato d’animo per la risposta alla nostra interrogazione del 24 maggio scorso (cfr. 'laRegione' del 6 agosto) inerente agli articoli di stampa che riportavano di una possibile chiusura dei reparti di ostetricia e neonatologia e del pronto soccorso pediatrico dell’Obv di Mendrisio.
Bene poiché il Municipio si è impegnato a difendere 'a spada tratta' i reparti in questione ed è già intervenuto rivolgendosi al Dipartimento sanità e socialità (Dss) e all’Ente ospedaliero cantonale (Eoc), sollecitando una risposta non ancora pervenuta. Il nostro gruppo è anche sollevato dal fatto che il Municipio nutre le nostre stesse preoccupazioni. Perdere questi reparti significherebbe privare i pazienti, non solo della Città di Mendrisio ma di tutto il Distretto, di cure di prossimità e di fondamentale importanza per un’immediata relazione genitoriale. Siamo tutti concordi nel voler mantenere nella nostra Città polo un nosocomio multiuso che offra le cure necessarie a tutte le fasce della popolazione.
Non benissimo perché nonostante dal Primo agosto i reparti siano stati trasferiti di nuovo a Mendrisio dopo l’emergenza Covid, non abbiamo ancora ricevuto rassicurazioni sul futuro degli stessi. Anche l’incontro dell'8 luglio promosso dal presidente del Gran consiglio e municipale della Città Daniele Caverzasio con gli enti e le autorità preposte non ha rasserenato gli animi di chi, come noi, vorrebbe mantenere tutti i reparti fondamentali per le esigenze dei nostri cittadini.
Continueremo quindi a monitorare la situazione confidando nel lavoro dei deputati del Mendrisiotto in Gran Consiglio e in una presa di posizione da parte del Dss.