Il dibattito

Tutto come prima o più di prima?

Il coronavirus potrebbe essere solo un piccolo incidente di percorso che non cambierà i nostri comportamenti. Spero di sbagliarmi.

5 aprile 2020
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Molti commentatori in questi giorni hanno espresso la convinzione che ci sarà un prima Covid-19 è un dopo Covid-19 e che il dopo sarà molto diverso dal prima. C'è solo da sperarlo anche se alcuni segnali possono farci dubitare. Estraggo dalla cronaca due fatti: dopo la decisione del Tribunale Federale sulla tassa detta "di collegamento", alcuni si sono affrettati a chiedere che non sia applicata retroattivamente, e ci potrebbe anche stare, visti i tempi difficili (però le ditte interessate avrebbero anche potuto accantonare le somme previste). Altri, non contenti, hanno chiesto una sospensione della norma per 5 anni, altri ancora, non paghi di una proposta così timida, ne hanno chiesto né più né meno l'abolizione pura e semplice. Insomma colonne interminabili di auto mattino e sera e anche di giorno, inquinamento atmosferico, rumori, già dimenticati. Si sente il bisogno insopprimibile di andare avanti come prima, con la libertà di circolare con l'auto senza imbarazzarsi di problemi ambientali ai quali si era cercato di porre una modesta pezza con la norma tanto invisa. 
Altro fatto: la chiusura dei negozi di generi non alimentari ha scatenato un'ondata di acquisti on line tanto da mettere in serie difficoltà il servizio pacchi della Posta, debordata dalla quantità di richieste e costretta a razionare le consegne. Insomma un consumismo come di consueto. La fragilità della vita e degli ecosistemi terrestri già dimenticati. Cambiamento del clima mai sentito nominare. Il coronavirus potrebbe essere solo un piccolo incidente di percorso che non cambierà i nostri comportamenti.
Spero di sbagliarmi.

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