In attesa della Pasqua

Lettera aperta di bambini della prima Comunione

Dal tuo amico don Pierangelo: so che sei dispiaciuto di non poter continuare la preparazione, dispiacere che è anche mio

Carissimo bambino della Prima Comunione,

desidero scrivere a te, ma anche ai tuoi amici e a tutti i bambini che, come te, sono in attesa di ricevere Gesù nella Messa di Prima Comunione, qui a Bellinzona, come in tutto il mondo. C’è una grande pandemia, da noi e dappertutto. Questo ti impedisce di andare a scuola, di venire a Messa e di continuare la preparazione alla tua festa. So che la aspetti con tutto il cuore. Qualcuno di voi mi ha detto che è proprio Gesù che voi desiderate ricevere: la festa con il pranzo, i regali non sono così importanti. È Gesù, il vostro grande amico, che voi volete accogliere. So che sei dispiaciuto di non poter continuare con i tuoi amici nella preparazione. Questo dispiacere è anche il mio. Ed è molto grande: anche perché non so se e quando potrà avvenire questo giorno. Io ci tengo, come te.

Domenica prossima festa importante!


La prossima domenica doveva essere una festa importante per te: quella nella quale tutta la Chiesa ricorda Gesù che entra a Gerusalemme. I bambini sono stati proprio quelli che l’hanno accolto con la gioia più grande. Sventolavano gli ulivi, perché sapevano che Gesù veniva a portare la pace nel mondo.

Tu eri incaricato con i tuoi compagni proprio di distribuire alla gente questi ulivi. Ti invito a farlo da casa: disegna un bel ramo di ulivo e regalalo al mondo. I tuoi genitori, quelli che ti sono vicini, sono il tuo mondo. Sul bigliettino scrivi la parola “pace”, nella lingua che vuoi. E stampaci anche il tuo sorriso.

Puoi prepararti bene alla Pasqua 


Poi preparati bene alla Pasqua: che porti finalmente la fine di questa pandemia! La tua preghiera sono sicuro che viene ascoltata dal Signore, più di quella di tutti gli altri. Perché Gesù vuole bene ai bambini e li ascolta.

Dopo Pasqua, ecco come devi accogliere il Signore. Anche se non puoi riceverlo nell’ostia consacrata (nel Pane dell’Eucarestia) lui viene lo stesso, se tu gli apri il tuo cuore. Non ha bisogno di Messe Lui. Dato che ti vuole molto bene, non c’è nessun ostacolo che gli può impedire di entrare nel tuo cuore. Sai che Lui è risorto ed è passato anche attraverso i muri per andare a incontrare i suoi amici nel cenacolo, il posto dell’Ultima Cena.

È come se avessi ricevuto la prima comunione


Ogni giorno digli: «Gesù, ti voglio tanto bene. Tu sei mio amico e anch’io voglio essere tuo amico. Vieni nella mia casa, dà gioia alla mia famiglia. Aiuta i miei genitori e i miei nonni, Ma soprattutto vieni nel mio cuore! Voglio tanto riceverti. Ti prego per tutti i malati, per quelli che li aiutano, per i miei maestri e i miei amici».

Sono sicuro che il Signore viene: ti aiuta a non sentirti mai solo. Ti dà la forza di condividere la tua vita e quello che hai con gli altri. Ti rende capace di servire e di amare. Se vedi che capita proprio questo, dimmelo. Perché allora sono sicuro che Gesù è venuto da te. Questo mi rende molto contento. E’ come se tu avessi già ricevuto la Prima comunione.

 Intanto: Buona Pasqua a te e alla tua famiglia!

 Ciao.

 Il tu amico

Don Pierangelo

 

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