Lugano

Un nuovo volto per Lugano

Lugano in questa strana estate è rifiorita nel turismo locale e non. Per il futuro della nostra città, sarà importante valorizzare le sue attrazioni, favorendo gli eventi che l’animano, il Ceresio e le attività a esso connesse.
Ben venga che ci si sia impegnati a rendere il nostro lago più accessibile, una tale ricchezza merita di essere messa a disposizione dei tanti. Si tratta di attribuire un valore socio-economico alle risorse di cui disponiamo.
È opportuno che i commercianti e ristoratori, possano agire affinché Lugano viva e abbia da offrire al turista un’esperienza unica. Di questi tempi dove tutto è vuoto e silenzioso, è più semplice comprendere che una città è fatta da chi l’anima. Negli anni l’intrattenimento se da un lato ha potuto crescere negli intenti, dall’altro è stato principalmente osteggiato perché “rumoroso”.
Quando il virus sarà vinto, ritengo fondamentale ci si ricordi del ruolo della festa, simbolo d’aggregazione e di scambio. Seppur in una circostanza d’emergenza, aver visto un maggiore numero di “tavolini” fuori dai bar e ristoranti ha reso Lugano più viva.
Con questa riflessione, non mi riferisco alle misure per combattere la pandemia, ma al concetto di “intrattenimento” che viene spesso svilito a qualcosa di non necessario, mentre ora che ne siamo privati possiamo comprenderne la funzione sociale, oltre che economica. Una città viva è più piacevole per chi l’abita ed è attrattiva per il turista.
Non da ultimo, la cultura gioca un ruolo chiave. Il Lac, quale polo culturale, deve essere anch’esso coinvolto per lavorare in rete a questo scopo. Se la sua immagine di piazza finanziaria è indebolita, bisogna ridare a Lugano un nuovo volto.

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