Estero

Hamas vuole il controllo ad interim di Gaza e non si impegna a disarmarsi ora

Mohammed Nazzal dice a Reuters che il movimento è pronto a un cessate il fuoco fino a cinque anni per ricostruire Gaza ma solleva dubbi sul disarmo

18 ottobre 2025
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Hamas intende mantenere il controllo della sicurezza a Gaza per un periodo ad interim e non può, per ora, impegnarsi a disarmarsi: lo ha dichiarato in un'intervista pubblicata sul sito dell'agenzia Reuters il dirigente di Hamas Mohammed Nazzal.

Posizioni che, secondo Reuters, "riflettono le difficoltà che gli Stati Uniti devono affrontare per porre fine alla guerra" e mostrano "i principali nodi che ostacolano gli sforzi per consolidare la fine definitiva".

Membro del politburo di Hamas, intervistato da Reuters a Doha, Qatar, dove i dirigenti del movimento armato palestinese risiedono, Nazzal ha affermato che il gruppo è pronto a un cessate il fuoco fino a cinque anni per ricostruire la devastata Gaza, con garanzie per ciò che accadrà in seguito, a condizione che ai palestinesi vengano dati "orizzonti e speranza" per la creazione di uno Stato.

Alla domanda se Hamas intenda rinunciare alle armi, Nazzal ha dichiarato a Reuters: "Non posso rispondere con un sì o un no. Francamente, dipende dalla natura del progetto. Il progetto di disarmo di cui parla, cosa significa? A chi verranno consegnate le armi?" Ha aggiunto che le questioni da discutere nella prossima fase dei negoziati, compresa quella delle armi, riguardano non solo Hamas, ma anche altri gruppi armati palestinesi, e richiederebbero ai palestinesi di raggiungere una posizione più ampia.

Hamas, ricorda Reuters, ha accettato il 4 ottobre di rilasciare gli ostaggi e di affidare la gestione a un comitato di tecnici, ma ha affermato che "altre questioni dovevano essere affrontate in un quadro palestinese più ampio".

Nazzal ha quindi difeso le esecuzioni documentate nei giorni scorsi compiute da Hamas nella Striscia di Gaza. Ci sono sempre state "misure eccezionali" durante la guerra e le persone giustiziate erano criminali "colpevoli di omicidio", ha affermato. Infine ha dichiarato che il gruppo non ha alcun interesse a trattenere i corpi rimanenti degli ostaggi israeliani deceduti, confermando che esistono problemi nel reperimento e aggiungendo che attori internazionali come la Turchia o gli Stati Uniti avrebbero contribuito alle ricerche, se necessario.