Estero

Kosovo, allarme al nord serbo per convoglio Forza sicurezza

16 ottobre 2025
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Un convoglio della Forza di sicurezza del Kosovo ha attraversato oggi il settore nord (serbo) di Kosovska Mitrovica, nel nord del Paese, suscitando allarme nella popolazione serba locale e le immediate proteste dei responsabili serbi sia in Kosovo che a Belgrado. In base a un accordo del 2013, tale Forza di sicurezza - che ha ufficialmente mandato civile ma che la dirigenza di Pristina intende trasformare in un Esercito regolare con un massiccio acquisto di armamenti - non può stazionare nel nord del Kosovo a maggioranza serba senza una preventiva autorizzazione del comandante della Kfor, la Forza Nato in Kosovo. La Forza di sicurezza ha ammesso di aver sconfinato in mattinata a Mitrovica Nord a causa di un errore dei suoi effettivi, che hanno sbagliato direzione nel loro movimento da Istok verso Mitrovica sud, il settore della città abitato da popolazione di etnia albanese. A confermare l'errore è stata in serata anche la Kfor. "Confermaino le dichiarazioni della polizia kosovara e della Forza di sicurezza secondo cui una unità della Forza di sicurezza per errore ha deviato dal suo itinerario per alcuni minuti, tornando rapidamente sul suo percorso previsto, nella parte sud del Kosovo", ha detto un portavoce di Kfor citato dai media a Belgrado. "Le truppe Kfor - ha aggiunto - sono ben dislocate su tutto il territorio del Kosovo, compreso il nord del Paese, e sono pronte a rispondere a ogni rilevante sviluppo della situazione in fatto di sicurezza, in linea con il mandato ricevuto dall'Onu di garantire un ambiente sicuro e libertà di movimento per tutte le comunitàè che vivono in Kosovo". In base alla risoluzione 1244 adottata dal consiglio di sicurezza Onu nel 1999, alla fine del conflitto armato, l'unica forza armata autorizzata a stazionare sul territorio del Kosovo è la Kfor. E tale risoluzione viene invocata dalla dirigenza serba a Belgrado, che non riconosce l'indipendenza del Kosovo, considerato parte integrante del territorio della Serbia, e che si oppone fermamente alla creazione di un esercito regolare da parte di Pristina.