Contratto da 3,75 miliardi con consegne previste 2031-2034; velivoli dotati di radar E-scan e capacità di guerra elettronica
La Germania ha ufficializzato l'ordine per 20 nuovi caccia Eurofighter 'Tranche 5', con la firma del contratto tra i vertici di Eurofighter e Netma, la Nato Eurofighter and Tornado Management Agency, presso lo stabilimento Airbus di Manching, in Baviera.
L'ordine vale 3,75 miliardi di euro. La consegna è prevista tra il 2031 e il 2034: i nuovi caccia andranno a sostituire parte della flotta dei Panavia Tornado della Luftwaffe, prossima al ritiro.
Si tratta - spiega una nota - del primo ordine relativo alla Tranche 5, l'ultima versione del caccia europeo, che sarà prodotta per la Germania da Airbus Defence and Space e che segue quello dei 38 Eurofighter già acquistati da Berlino nell'ambito del programma Quadriga.
"Questo ordine rappresenta un'ottima notizia per il programma Eurofighter e per tutti i nostri partner industriali, mentre il programma si avvicina all'importante traguardo di un milione di ore di volo. La vera notizia di oggi, tuttavia, è la conferma dell'impegno di lungo periodo della Germania per un'autonomia europea nel dominio aereo", commenta Jorge Tamarit-Degenhardt, chief executive di Eurofighter: "L'ordine garantisce continuità produttiva, preserva competenze strategiche lungo la filiera e rafforza la capacità dell'Europa di difendersi nei decenni a venire. Con una vita operativa che si estende oltre il 2060, la nuova generazione di Eurofighter sarà pienamente integrata nell'architettura di difesa europea del futuro, contribuendo alla sicurezza collettiva del continente".
I nuovi velivoli - viene spiegato - saranno equipaggiati con sensori di ultima generazione, tra cui i nuovi radar elettronici E-scan. Airbus inoltre doterà gli Eurofighter tedeschi - sia di nuova produzione sia già in servizio - di capacità di guerra elettronica, grazie all'integrazione del sistema Saab Arexis.
L'ordine tedesco arriva dopo le commesse firmate a fine 2024 da Spagna (25 velivoli) e Italia (24 velivoli). In termini occupazionali, il programma impegna circa 100mila persone nelle quattro nazioni partner (la quarta è il Regno Unito). Per il Typhoon lavorano oltre 400 fornitori.