Estero

Cina applica tasse portuali speciali alle navi di proprietà o gestione statunitense

Misura in vigore dal 14 ottobre con aumenti graduali fino al 17 aprile 2028; colpisce navi con legami, bandiera o costruzione Usa e risponde a tariffe americane

10 ottobre 2025
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La Cina annuncia che tasse portuali speciali, a partire dal 14 ottobre, colpiranno "navi di proprietà di aziende, organizzazioni o privati Usa". Allo stesso tempo, ha riferito il ministero dei Trasporti in una nota, tasse speciali interesseranno "le navi gestite da entità statunitensi, di proprietà o gestite da entità con partecipazione o controllo Usa superiore al 25%, le navi battenti bandiera americana e quelle costruite negli Stati Uniti".

La mossa è speculare a quella decisa da Washington ex Sezione 301 a carico delle industrie marittime, logistiche e cantieristiche cinesi, con tasse portuali in vigore dal 14 ottobre.

L'iniziativa americana, ha ricordato la nota del ministero dei Trasporti, colpirà con tasse portuali aggiuntive "le navi di proprietà o gestite da società cinesi", quelle "battenti bandiera cinese" e quelle "costruite in Cina": tutto ciò "viola gravemente i principi del commercio internazionale e l'Accordo sui trasporti marittimi Cina-Usa, e compromette gravemente il commercio marittimo bilaterale".

Pertanto, in conformità con il "Regolamento della Repubblica popolare cinese sul trasporto marittimo internazionale" e le altre leggi e regolamenti pertinenti, nonché con i principi fondamentali del diritto internazionale, l'amministrazione marittima cinese del porto "in cui fa scalo la nave" con legami a vario titolo con gli Stati Uniti riscuoterà tasse speciali, incrementate per fasi successive: si parte dai 400 yuan per tonnellata netta dal 14 ottobre fino ai 1.120 yuan previsti dal 17 aprile 2028 per l'attracco nei porti cinesi.

Infine, se una nave Usa fa scalo in più porti cinesi durante lo stesso viaggio, dovrà pagare le tasse portuali speciali solo al primo attracco: alla stessa nave non saranno addebitate le imposte per più di cinque viaggi all'anno.

Ieri, Pechino ha annunciato un'ulteriore stretta alle esportazioni di terre rare, con una mossa valutata dagli analisti come un posizionamento strategico in vista del vertice di fine ottobre previsto in Corea del Sud tra i presidenti Xi Jinping e Donald Trump, a margine del forum dell'Apec.