Il Congresso spagnolo ha dato il via libera alla legge di mobilità sostenibile, con 174 voti a favore della maggioranza che sostiene il governo di coalizione progressista Psoe-Sumar, 170 contrari del Partido Popular, Vox e Union del Pueblo Navarro (UPN), e 4 astensioni dei deputati del partito di sinistra Podemos.
L'approvazione, dopo l'accordo in extremis stretto con Podemos dal ministro dei Trasporti, Oscar Puente, su un ridimensionamento delle opere di ampliamento dell'aeroporto di El Prat a Barcellona, un'antica rivendicazione del partito catalanista Junts, inclusa nella normativa, ma alla quale si oppone la forza della sinistra radicale.
Per la fragile maggioranza parlamentare che sostiene l'esecutivo presieduto da Pedro Sanchez, sono decisivi sia i voti dei 4 deputati di Podemos che dei 7 di Junts.
Nonostante la suspense fino all'ultimo minuto, la coalizione che votò nel 2023 la fiducia a Pedro Sanchez ha mostrato di tenere, incassando due importanti vittorie nella seduta odierna, dopo il via libera alla convalida dell'embargo di armi a Israele.
La normativa, proposta dal ministero di Trasporti, è fondamentale per l'esecutivo perché da essa dipende una tranche di 10 miliardi di euro dei fondi europei dei Piano nazionale di ripresa e resilienza, subordinata all'approvazione del la legge.
"Quanto accaduto oggi è un trionfo per la cittadinanza e vince il Paese, perché la legge garantisce le necessità di mobilità e vince il Paese, che si assicura una partita d 10 miliardi di euro (poco più di 9,30 miliardi di franchi) dei fondi europei", ha dichiarato Oscar Puente, visibilmente soddisfatto, dopo il via libera della Camera bassa. "Facciamo così un passo da giganti verso la de-carbonizzazione e gli obiettivi di riduzione dell'effetto serra", ha aggiunto.
L'intesa con Podemos, secondo il ministro, non altera il programma di ampliamento dello scalo di El Prat, ma "rafforza i parametri ambientali di un progetto che sarà un esempio ambientale per la Spagna e per l'Europa", ha segnalato.