Lo slittamento segue un durissimo comunicato dell'ambasciata israeliana; il dibattito resta oggi e il voto è incerto tra PSOE, Podemos e PP
La Giunta dei capogruppo del Congresso spagnolo ha deciso di rinviare a domani la votazione in Aula del decreto per l'embargo totale di armi a Israele, inizialmente prevista per oggi, perché non coincida con il secondo anniversario del massacro di Hamas del 7 ottobre 2023, dal quale è scaturita l'offensiva dell'esercito israeliano sulla Striscia di Gaza.
La decisione arriva all'indomani di un duro comunicato diffuso dall'ambasciata di Israele a Madrid, in cui si segnalava che "scegliere precisamente questo giorno", per sottoporre all'Aula il voto di convalida del decreto sull'embargo, "risulta perverso, inumano e aberrante, quando tutto il popolo di Israele e le comunità ebraiche di tutto il mondo sono a lutto, ricordando le proprie vittime". E nel momento "delicato" per i colloqui avviati dalle squadre di negoziatori a Sharm el-Sheikh. "Ancora non è tardi" per ritirare l'esame del provvedimento al Congresso spagnolo, concludeva la nota diffusa su X dalla rappresentanza diplomatica di Israele.
Secondo fonti parlamentari citate da "El País", il conservatore Partido Popular (PP) proponeva di rinviare l'esame in aula di una settimana, ma il governo progressista PSOE-Sumar si è opposto e ha proposto di posticipare il voto in Aula a domani, anche se il dibattito verrà mantenuto oggi pomeriggio, come previsto.
Da parte sua Ione Belarra, segretaria generale di Podemos, che ancora non ha confermato se voterà a favore della convalida del decreto, reputandolo insufficiente per impedire il commercio di armi con filiali di imprese israeliane, ha assicurato che "non ci sarà una grande differenza fra il votare martedì o mercoledì".
"Ciò che sosteniamo sull'embargo è lo stesso che pensa tutta la società civile organizzata", ha segnalato Belarra in dichiarazioni ai cronisti. "La Spagna ha acquistato e venduto più armi di sempre a Israele in pieno genocidio. Questo è un embargo 'fake', è un inganno che serve solo a regalare titoli a Sánchez sui media", ha aggiunto.
Il voto dei cinque deputati di Podemos è determinante per la fragile maggioranza parlamentare che sostiene la coalizione di governo progressista guidata dal premier Pedro Sánchez e con l'incognita sul voto mantenuta sul provvedimento dal PP, il principale partito dell'opposizione.