Estero

Dazi Usa al 19,5% a fine agosto secondo l'Ocse, mai così alti dal 1933

L'Ocse segnala aumenti in quasi tutti i Paesi da maggio e avverte sui rischi per la crescita, invitando alla cooperazione commerciale e alla trasparenza

23 settembre 2025
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«I dazi degli Stati Uniti sono aumentati in quasi tutti i Paesi da maggio. Il tasso tariffario effettivo globale americano è aumentato, raggiungendo una percentuale stimata del 19,5% a fine agosto, ossia il tasso più elevato dal 1933», è quanto emerge dalle prospettive economiche intermedie dell'Ocse pubblicate oggi a Parigi.

«Rischi importanti continuano a pesare sulle Prospettive economiche», scrive l'organismo. «Nuovi aumenti dei dazi bilaterali, un risorgere delle tensioni inflazionistiche, accresciuti timori rispetto ai rischi di bilancio o a una notevole rivalutazione dei rischi sui mercati finanziari sono altrettanti fattori che potrebbero frenare la crescita economica rispetto allo scenario di riferimento».

Al contrario, prosegue l'Ocse, «una riduzione delle restrizioni commerciali o uno sviluppo e un'adozione più rapidi delle tecnologie dell'intelligenza artificiale potrebbero migliorare le prospettive di crescita».

«I paesi devono trovare i mezzi per cooperare nel quadro del sistema commerciale mondiale e sforzarsi di rendere la politica commerciale più trasparente», esorta l'Ocse.

«Segni di rallentamento emergono sui mercati del lavoro, sotto forma di un incremento dei tassi di disoccupazione e di un calo del numero di offerte di lavoro rapportato al numero di disoccupati in alcune economie, in particolare negli Stati Uniti».