Estero

Argentina azzera i dazi all'export su carni, cereali e derivati fino al 31 ottobre

Misura estesa a carni bovine e avicole fino al 31 ottobre o al raggiungimento di 7 miliardi di dollari di dichiarazioni di esportazione; esportatori devono liquidare il 90% in 3 giorni

22 settembre 2025
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Il governo argentino ha esteso oggi la politica di azzeramento temporaneo dei dazi all'export anche alle carni bovine e avicole, oltre a cereali e derivati. La misura, annunciata dal portavoce presidenziale Manuel Adorni, resterà in vigore fino al 31 ottobre di quest'anno o fino al raggiungimento di dichiarazioni di esportazione (Djve) pari ad almeno 7 miliardi di dollari, secondo quanto stabilito dal decreto pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale.

"È l'unico governo che, di fronte alle difficoltà, risponde abbassando le tasse", ha scritto Adorni sul suo account personale di X, spiegando che l'obiettivo è aumentare l'afflusso di dollari in un contesto di forte tensione cambiaria.

Gli esportatori dovranno liquidare almeno il 90% delle valute entro tre giorni dalla dichiarazione di esportazione.

La decisione arriva dopo settimane di pressioni dal settore agroindustriale, che chiedeva misure per migliorare la competitività internazionale.

Non è la prima volta che Buenos Aires interviene sui dazi: a inizio 2025 erano state ridotte del 20% ma ripristinate parzialmente a luglio per vincoli di bilancio.

La nuova estensione, osservano gli analisti, mira anche a calmierare il dollaro, che dopo l'annuncio ha registrato un calo del 5%. L'opposizione ha criticato la misura mentre il governo ha detto che punta a ridurre la pressione sulla Banca centrale e a stimolare le esportazioni.