La ministra Robles critica la prevenzione dei roghi, mentre i governatori del Pp chiedono più mezzi e accusano il governo di inefficienza
La ministra spagnola della Difesa, Margarita Robles, ha accusato oggi i governatori del Partito Popolare delle regioni colpite dall'ondata devastante di incendi di "non aver assunto i propri obblighi" per la gestione dell'emergenza, né "per prevenire" i roghi, e ha fatto loro appello ad assumersi le proprie "responsabilità".
Mentre continua l'emergenza con 14 incendi attivi al livello 2 di "massima allerta", e lentamente migliora la situazione sul fronte dei roghi, che hanno mandato in fumo oltre 400'000 ettari di vegetazione in Spagna (stime di Copernicus), il fuoco incrociato delle polemiche si fa incandescente, con i presidenti di Castiglia e Leon, Galizia ed Estremadura, a guida Pp, che accusano il governo progressista di non aver mobilitato l'esercito, oltre all'Unità militare di Emergenza (Ume).
Le loro richieste di mezzi, avanzate dopo che il leader dei popolari, Alberto Nunez Feijoo chiedeva l'aiuto dell'esercito, è stata "così eccezionale da superare di più del doppio il numero di aerei ed elicotteri a disposizione del Meccanismo Europeo di Protezione Civile, che sono in totale 26", ha segnalato oggi la direttrice generale della Protezione Civile spagnola, Virginia Barcones, in conferenza stampa. Già nei giorni scorsi, la Barcones aveva definito "impossibili" le richieste dei popolari, suscitando la reazione del vicesegretario del Pp, Elias Bendodo, che l'ha chiamata "piromane".
La polemica riguarda anche i fondi europei. La segretaria del Ppe, Dolors Montserrat, ha accusato ieri l'esecutivo di Pedro Sanchez di aver "chiesto nel 2021 400 milioni dei Next Generation per la gestione forestale e ancora mancano 320 milioni da investire", ha segnalato. Da parte sua, il ministero di Transizione Ecologica assicura di aver trasferito 253 milioni alle regioni da investire in prevenzione e per modernizzare le basi di operazioni delle Brigate forestali.
Anche oggi, Alberto Nunez Feijoo, ha criticato il premier Sanchez: "Ha sbagliato previsioni, non ha messo tutti i mezzi a disposizione perché la crisi non avesse l'intensità che abbiamo visto, ha tardato 5 giorni a mobilitare gli aiuti europei e ha usato col contagocce le capacità logistiche dell'esercito", ha insistito in dichiarazioni ai media. Sul fronte opposto, l'esecutivo progressista accusa il Pp di "speculare sugli incendi, per esigere elezioni anticipate", come già per le devastanti inondazioni a fine ottobre nella provincia di Valencia.