Estero

La Corte Suprema del Brasile impone nuove regole alle big tech sui contenuti online

Le piattaforme dovranno rispondere legalmente per contenuti illeciti e programmare algoritmi contro atti antidemocratici

27 giugno 2025
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La Corte suprema brasiliana (Stf) ha concluso il giudizio sulla responsabilità delle piattaforme digitali, le cosiddette big tech, sui contenuti pubblicati dagli utenti. Stasera, dopo dodici sessioni, il tribunale ha deciso di ampliare gli obblighi di moderazione e vigilanza stabilendo quattro diversi regimi di responsabilità. Inoltre ha sollecitato il Parlamento del Brasile a regolamentare il settore delle reti sociali. Lo rende noto il sito del quotidiano O Estado de São Paulo.

Le piattaforme risponderanno legalmente per contenuti criminali, illeciti e account falsi se non rimossi dopo una semplice notifica privata e non solo dopo un ordine del giudice, come era finora.

Per i crimini contro l'onore (ingiuria, calunnia e diffamazione), le piattaforme dovranno agire solo su ordine del tribunale, ma devono impedire la replica dello stesso contenuto offensivo senza bisogno di nuove sentenze.

Le big tech saranno inoltre automaticamente responsabili per i contenuti a pagamento (annunci e post sponsorizzati), a meno che non dimostrino di aver agito tempestivamente per rimuoverli.

Infine le piattaforme devono programmare i loro algoritmi per evitare la diffusione massiccia di atti antidemocratici, terrorismo, incitazione al suicidio, discriminazioni, crimini sessuali contro vulnerabili, pornografia infantile e tratta di esseri umani. In questi casi, devono agire autonomamente, anche senza nessuna notifica.

Il tribunale ha stabilito che l'articolo 19 del Marco Civil da Internet, che limitava la responsabilità delle piattaforme ai soli casi di mancato rispetto di decisioni giudiziarie, è parzialmente incostituzionale, poiché non protegge più adeguatamente i diritti fondamentali nell'attuale scenario digitale.

Altri obblighi per le piattaforme sono infine avere sede e rappresentanti legali in Brasile, garantire trasparenza sui criteri di moderazione e pubblicità, offrire canali accessibili per le notifiche degli utenti e pubblicare rapporti annuali di trasparenza.