Il segretario di Stato americano avverte l'Iran delle conseguenze economiche e invita al dialogo
Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha invitato la Cina a sollecitare l'Iran a non chiudere lo Stretto di Hormuz in risposta agli attacchi di Washington contro i siti nucleari di Teheran.
"Incoraggio il governo cinese a contattarli in merito, perché dipendono fortemente dallo Stretto di Hormuz per il loro petrolio", ha detto Rubio, che è anche consigliere per la Sicurezza nazionale, parlando a Fox News dopo che il Parlamento iraniano ha approvato il blocco strategico dello Stretto attraverso cui transita oltre il 20% di petrolio e gas mondiale demandando la decisione finale al Consiglio supremo di sicurezza nazionale.
"Se lo facessero, sarebbe un altro terribile errore. Sarebbe un suicidio economico per loro. E noi abbiamo ancora delle opzioni per affrontare la situazione, ma anche altri Paesi dovrebbero valutarla. Danneggerebbe le loro economie molto più della nostra", ha aggiunto Rubio, rincarando i giudizi sul possibile blocco dello Stretto di Hormuz.
Una mossa per un sua chiusura rappresenterebbe "una massiccia escalation che meriterebbe una risposta da parte degli Stati Uniti e di altri Paesi", ha continuato il segretario di Stato, mettendo poi in guardia l'Iran contro le possibili ritorsioni: "un'azione del genere sarebbe il peggior errore che abbiano mai commesso", aggiungendo però che gli Usa sono pronti al dialogo.