La premier sottolinea la necessità di una maggiore cooperazione economica tra i Paesi del G7
Il tema dell'aumento delle spese della difesa tra alleati e quello dei dazi sono due facce della stessa medaglia e così vanno affrontati: è in sintesi uno dei ragionamenti, a quanto si apprende, che la premier Giorgia Meloni ha proposto nel suo intervento alla prima sessione del G7 a Kananaskis, dedicata all'economia globale.
La tesi più volte sostenuta da Meloni è che il libero scambio può esser tale solo quando è giusto. Dal suo punto di vista il G7 deve creare un'area di libero scambio transatlantica dei beni industriali, anche perché il commercio mondiale è oggi dominato dalla Cina e i Paesi del G7 devono allearsi tra di loro e recuperare i mercati mondiali persi negli ultimi anni.
La presidente del Consiglio ha affrontato diversi temi nel discorso al tavolo con gli altri leader. La sua convinzione è che nonostante le crisi, le economie del G7 si siano mostrate resilienti, seppure restano squilibri importanti. In questo scenario internazionale, è stato in sostanza l'input proposto, ai partner è necessaria una maggiore cooperazione economica tra le nazioni del G7. Il gruppo dei Sette Grandi, inoltre, deve essere in grado di guidare e non limitarsi solamente a reagire, è stato un altro dei rilievi sollevati dalla premier, secondo cui la globalizzazione non ha funzionato. Un'osservazione alla luce della quale l'Italia ritiene necessario riformare il Wto.