Esplosione a Isfahan: tensioni tra Iran e Israele

Una "enorme esplosione" è stata udita a Isfahan, una delle principali città del centro dell'Iran, secondo quanto riportato dai media di Teheran. L'agenzia Mehr ha riferito che l'esplosione è avvenuta pochi minuti fa. Isfahan è nota per ospitare diversi istituti di ricerca e impianti nucleari.

Il portavoce delle Forze di difesa israeliane (IDF) ha dichiarato che "gli iraniani hanno la capacità di danneggiare significativamente il fronte interno israeliano". Ha inoltre confermato che Israele ha attaccato l'impianto nucleare di Isfahan e che l'operazione è ancora in corso, seguendo un piano prestabilito.

Finora, l'esercito israeliano ha colpito oltre 200 obiettivi in Iran, come dichiarato dal generale di brigata Effie Defrin. Nel frattempo, le difese aeree iraniane hanno intercettato "proiettili" sulla capitale Teheran, secondo i media statali, che riportano il successo dei sistemi di difesa aerea nell'abbattere i bersagli.

La Guida Suprema dell'Iran, Ali Khamenei, ha reagito all'attacco israeliano dichiarando che le forze armate iraniane risponderanno con forza, promettendo che il "regime sionista" non uscirà indenne da questo crimine.

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha commentato che l'attacco israeliano potrebbe favorire gli sforzi americani per un accordo sul nucleare con l'Iran, esprimendo la speranza che l'Iran possa negoziare più seriamente.

Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto conversazioni telefoniche con il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente iraniano Masoud Pezeshkian, esprimendo la condanna della Russia per le azioni di Israele, considerate una violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale. Putin ha sottolineato la necessità di risolvere le questioni nucleari iraniane attraverso mezzi politici e diplomatici.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che la Francia non ha partecipato agli attacchi contro l'Iran e ha espresso preoccupazione per la potenza nucleare iraniana, considerata una minaccia per la regione e il mondo. Macron ha offerto il supporto della Francia a Israele in caso di rappresaglie da parte di Teheran, pur escludendo la partecipazione a operazioni offensive.