Il processo inizierà nel 2026. Gli imputati accusati di cospirazione e legami con l'intelligence russa.
Sono stati rinviati a giudizio con l'accusa d'incendio doloso mirato a mettere potenzialmente in pericolo l'incolumità delle persone i tre sospetti d'origine ucraina arrestati e incriminati nelle scorse settimane dalla polizia britannica nell'ambito delle indagini sull'attacco incendiario compiuto a maggio contro l'ingresso di una casa di proprietà della famiglia del premier Keir Starmer nella zona residenziale di Kentish Town (area nord di Londra). Il processo si svolgerà a partire dall'aprile del 2026, è stato stabilito oggi in un'udienza preliminare dinanzi alla corte penale londinese di Old Bailey.
Di fronte al giudice sono comparsi il 21enne ucraino Roman Lavrynovych, accolto di recente come rifugiato nel Regno e imputato come esecutore materiale dell'attacco, nonché il connazionale 34enne Petro Pochynok, e il 26enne Stanislav Carpiuc, ucraino di nascita anche lui, ma di passaporto romeno, additati quali "complici" di una presunta "cospirazione" e tutti indicati come aspiranti modelli e almeno in un caso come escort occasionale.
I tre sono chiamati in causa per il tentato incendio nella casa abitata da Starmer con moglie e figli prima del trasferimento a Downing Street (ed è ora affittata a una cognata), nonché per il fuoco appiccato nei giorni precedenti a un'automobile e in una seconda proprietà ubicata nel quartiere di Islington, entrambe pure legate nel presente o in passato alla famiglia di sir Keir.
Sarà invece esaminata a parte la posizione di una quarta persona, un uomo di 48 anni fermato in settimana all'aeroporto di Stansted ma non ancora incriminato formalmente e la cui identità e nazionalità non sono state confermate.
Gli inquirenti restano vaghi su qualsiasi possibile movente, sullo sfondo di un'indagine che ha assunto comunque contorni da caso di sicurezza nazionale dopo che lo stesso premier ha evocato in parlamento l'ombra di un attacco intimidatorio "alla democrazia" britannica.
Mentre sui tabloid rimbalza il sospetto non suffragato che il gruppetto - i cui avvocati negano la tesi della cospirazione - possa essere stato manovrato indirettamente dall'intelligence russa sulla scia delle tensioni fra Londra e Mosca legate alla guerra in Ucraina.
Dell'accaduto si occupa d'altronde fin dall'inizio anche il dipartimento antiterrorismo di Scotland Yard, dato il ruolo istituzionale di Starmer.