Funzionari americani temono un'azione unilaterale di Israele, mentre l'Iran avverte di una risposta immediata
Funzionari dell'amministrazione statunitense temono che Israele possa decidere di colpire il programma nucleare iraniano senza preavviso: lo riporta il "New York Times", affermando che secondo l'intelligence americana Israele potrebbe preparare un attacco in sole sette ore, il che lascerebbe pochissimo tempo per fare pressione sul primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu affinché cambi idea.
Secondo quanto si legge, questi funzionari dell'intelligence americana sarebbero dubbiosi sull'efficacia di un attacco unilaterale da parte di Israele, mentre nello Stato ebraico ci sarebbe la convinzione che gli Stati Uniti non avrebbero altra scelta che fornire assistenza se Teheran dovesse reagire a un eventuale attacco.
Il "New York Times" riferisce inoltre che funzionari israeliani avrebbero confermato a Washington che un attacco potrebbe essere effettuato anche se si raggiungesse un accordo nucleare tra Stati Uniti e Iran.
L'indiscrezione arriva dopo una serie di segnalazioni di accesi disaccordi tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il premier Netanyahu sulla questione del programma nucleare iraniano.
Il Comandante delle Guardie Rivoluzionarie iraniane ha messo in guardia gli Stati Uniti e Israele su "qualsiasi tipo di aggressione contro l'Iran".
"Se alla nostra potenza difensiva verrà data la possibilità di emergere, i nostri nemici vedranno spalancarsi le porte dell'inferno e i loro interessi saranno incendiati", ha affermato oggi Hossein Salami.
"Abbiamo le dita sul grilletto e siamo in agguato, in attesa che commettano un errore, per poi ricevere immediatamente una risposta che li farà dimenticare il loro passato", ha aggiunto, citato da Mehr: "I comandanti americani devono sapere che siamo pronti a qualsiasi scenario".
"Il nostro paese non si sottometterà mai alla volontà politica altrui", ha ancora sottolineato il comandante del Pasdaran. "Se alla nostra forza difensiva verrà data la possibilità di emergere, i nostri nemici vedranno spalancarsi le porte dell'inferno e i loro interessi saranno messi a ferro e fuoco", ha dichiarato Salami in discorso durante una cerimonia a Teheran.