Il premier israeliano critica le celebrazioni nelle capitali europee e parla di un crollo della civiltà
"Stiamo affrontando l'antisemitismo, una malattia, stiamo pagando un prezzo alto, ma anche altri Paesi lo stanno pagando. Chi si aspettava che dopo il massacro di Hamas del 7 ottobre l'antisemitismo sarebbe diminuito è rimasto deluso: le manifestazioni nelle capitali europee hanno celebrato chi ha bruciato bambini, i rapitori. Abbiamo visto bruciare bandiere israeliane, ma anche bandiere americane. Quando celebri queste cose, stai celebrando il crollo totale della civiltà". Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu parlando a una conferenza dei ministri degli Esteri sull'antisemitismo.
Intanto, un video diffuso sui social e ripreso dal sito della Bbc mostra una bambina di 6 anni che fugge tra le fiamme dalla scuola di Gaza City dove era accampata con la famiglia, e che è stata colpita di notte da un raid aereo israeliano.
Ward Jalal Al-Shaikh Khalil, questo il nome della piccola, nell'attacco ha perso la madre e due fratelli. Suo padre è ricoverato in ospedale in gravi condizioni. Le vittime nella scuola sono in tutto 35.
La Bbc mostra anche un secondo video in cui la piccola viene riportata di giorno nella scuola Fahmi Al-Jargawi, semidistrutta dal bombardamento. Secondo la giornalista, a Ward non è stato detto della morte della madre e dei fratellini.