Estero

Luca Zaia commenta la politica internazionale e l'autonomia regionale

Il presidente del Veneto critica l'Europa e sostiene l'autonomia come pilastro del governo italiano

4 maggio 2025
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"Quando Trump chiuderà l'accordo con la Cina sui dazi, gran parte dei critici tornerà sui suoi passi. Trump dice che nella sua carriera non ha mai fatto un affare senza trovare un compromesso. La strategia mi sembra sempre quella, vedendo i leader di tutto il mondo che si mettono in fila per negoziare, mentre l'America torna al centro degli equilibri internazionali". Così, alla Stampa, il presidente del Veneto Luca Zaia.

"Se la sfida è quella di salvaguardare i mercati internazionali, questa Europa la vedo debolissima - aggiunge - Mostra troppo spesso un atteggiamento altezzoso ed è rallentata dalla burocrazia. Mi preoccupa, poi, chi vede questa nuova amministrazione Usa come un suo avversario. E se pensiamo che la controparte di Trump è Von der Leyen, è evidentemente più debole. Non dobbiamo rinnegare l'Ue, io credo nell'Europa unita, ma questo modello non va bene. Siamo l'unico Paese del G7 a non aver mai avuto un atteggiamento ostile nei confronti degli Stati Uniti. Quello che sta facendo Meloni è obiettivamente un ottimo lavoro. L'ultima volta che abbiamo avuto un attivismo del genere era con Berlusconi".

"Il ministro Calderoli sta facendo molto bene. L'autonomia è uno dei pilastri del governo, un tema irrinunciabile. Ci sono alcune materie, come la Protezione civile, su cui si può iniziare a negoziare. A volte ho l'impressione che a Roma, anche in alcuni ministeri, venga l'orticaria al solo sentire la parola autonomia. Parlo di dibattito generale, e anche interno al centrodestra. Questo Paese non si vuole riformare. C'è una resistenza in senso ampio".

"Ora è bene che mi dedichi al Veneto - dice infine - No, nessuno mi ha proposto incarichi. Il limite di mandati c'è solo per alcuni sindaci e in alcune Regioni, mentre parlamentari e ministri possono essere rieletti all'infinito".