Estero

Gli Stati Uniti cercano un incontro diretto con Hamas per il rilascio di ostaggi

Washington vuole discutere la liberazione di Idan Alexander e di altri cittadini americani rapiti a Gaza

19 aprile 2025
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Gli Stati Uniti hanno espresso la volontà di incontrare direttamente un alto esponente di Hamas responsabile del dossier sugli ostaggi, per discutere la liberazione del cittadino israelo-americano Idan Alexander e del rilascio dei corpi di altri rapiti con cittadinanza statunitense ancora a Gaza. Lo riferisce il sito emiratino Aram News, citando fonti diplomatiche arabe.

Secondo il report, non confermato da altre fonti, la richiesta statunitense è stata trasmessa a uno dei mediatori la scorsa settimana e l'incontro potrebbe tenersi nei prossimi giorni. Le fonti affermano che l'iniziativa americana arriva a causa della lentezza da parte israeliana nel raggiungimento di un accordo.

Le fonti hanno dichiarato al media emiratino di non sapere che cosa gli Stati Uniti potrebbero offrire ad Hamas in cambio del rilascio di Alexander e dei corpi di Judih Weinstein, di suo marito Gadi Haggai, di Omer Neutra e Itay Chen.

Mercoledì, l'inviato dell'amministrazione Trump per il rilascio degli ostaggi, Adam Boehler, ha dichiarato che "è possibile" che i suoi colloqui diretti con Hamas possano riprendere. Si tratta della prima intervista di Boehler dopo diverse settimane di silenzio, seguite alle proteste a Gerusalemme per le trattative dirette e senza precedenti tra Usa e Hamas.

Israele era venuto a conoscenza di quei colloqui solo dopo che erano avvenuti, tanto che il ministro per gli Affari strategici Ron Dermer ha avuto una furiosa telefonata con Boehler, criticandolo per aver negoziato per conto di Israele senza tenere informata Gerusalemme. Ma Boehler nell'intervista di mercoledì ha affermato che l'offerta fatta all'inizio di marzo per i cinque ostaggi americani era "coordinata con Israele".

Domenica scorsa Hamas ha diffuso un video in cui un Alexander emaciato ed emozionato implorava i governi israeliano e statunitense di garantire la sua liberazione, dopo oltre un anno e mezzo di prigionia. Lunedì, Hamas ha affermato di aver perso i contatti con gli agenti che tenevano prigioniero Alexander a Gaza a seguito di un attacco israeliano senza fornire ulteriori aggiornamenti.