Parigi risponde all'espulsione di 12 agenti francesi da parte dell'Algeria, auspicando il ripristino delle buone relazioni
Torna a salire la tensione tra la Francia e l'Algeria con l'annuncio, da parte di Parigi, della decisione delle autorità algerine di espellere 12 funzionari francesi, anche correndo il rischio di una dura risposta di Parigi. Tuttavia, nonostante questo episodio, tra i due governi "i contatti sono mantenuti" e Parigi auspica di "tornare alle buone relazioni" con l'Algeria, secondo quanto assicurano fonti diplomatiche francesi.
Il governo algerino ha chiesto ai 12 agenti di lasciare il Paese, secondo quanto reso noto dal ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, sottolineando che si tratterebbe di una risposta all'arresto di 3 algerini in Francia. Fra i 12 agenti, alcuni sono funzionari del ministero dell'Interno.
Venerdì scorso, 3 uomini, fra i quali un dipendente di uno dei consolati di Algeria in Francia, sono stati messi sotto inchiesta a Parigi per arresto, rapimento e sequestro a scopo terroristico. La vicenda riguarda l'oppositore algerino in esilio Amir Boukhors, un influencer che utilizza l'appellativo di Amir DZ. Già sabato, il ministero degli Esteri algerino aveva denunciato "le argomentazioni contorte e inventate" del ministero dell'interno francese, criticando le accuse "basate unicamente sul fatto che il cellulare dell'agente consolare accusato sarebbe stato individuato vicino all'indirizzo di casa dell'energumeno", cioè Amir Boukhors. Quest'ultimo vive dal 2016 in Francia, dove ha ottenuto l'asilo politico nel 2023. Il suo paese ne chiede il rientro per processarlo con l'accusa di truffa e reati terroristici. Nel 2022, la giustizia francese ha rifiutato l'estradizione. Boukhors, 41 anni, ha più di un milione di abbonati su TikTok ed è stato vittima "di due gravi aggressioni, una nel 2022 e un'altra la sera del 29 aprile 2024", quando fu rapito in una periferia di Parigi per essere liberato il giorno dopo, stando al suo avvocato Eric Plouvier.
Reagendo all'annuncio dell'espulsione dei 12 francesi, il ministro Barrot ha chiesto alle autorità algerine di "rinunciare" alla decisione annunciata. In caso contrario, "non avremo altra scelta che rispondere immediatamente", ha minacciato. Queste parole contrastano però con la volontà espressa dai due paesi di rilanciare le relazioni bilaterali, ultimamente diventate difficili, in particolare su diversi casi di "influencer" algerini in Francia, alcuni dei quali considerati nemici del regime da Algeri, altri espulsi dalla Francia verso l'Algeria, che li ha rispediti indietro. Inoltre, ha reso esplosive le relazioni fra i due paesi la sorte riservata allo scrittore Boualem Sansal, arrestato ad Algeri e condannato da un tribunale a 5 anni di carcere. Ad inizio aprile, Barrot aveva incontrato il suo omologo Ahmed Attaf e il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune, per esprimere loro l'auspicio della Francia di "voltare la pagina delle attuali tensioni".