Estero

Trump pubblica video di attacco a presunti combattenti Houthi

I ribelli yemeniti accusano Trump di crimini di guerra, sostenendo che l'attacco abbia colpito un raduno tribale

5 aprile 2025
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Decine di persone radunate in una sorta di cerchio: le immagini agli infrarossi con un mirino che punta il gruppo, poi una violenta esplosione che spazza via tutto, il fumo si leva e resta un immenso cratere. Sono le immagini della sequenza pubblicata dal presidente americano Donald Trump su Truth - e su X di Elon Musk - rivendicando con sarcasmo di aver colpito una formazione di combattenti.

"Questi Houthi si sono radunati per ricevere istruzioni su come attaccare. Oops, non ci saranno attacchi da parte di questi Houthi. Non affonderanno mai più le nostre navi!", ha scritto Trump.

I ribelli yemeniti lo hanno accusato di crimini di guerra, sostenendo che nel video "si mostra un attacco a un raduno tribale", e non a un gruppo di combattenti, convocato per "dare sostegno a Gaza". Il presidente Usa "ha ammesso il suo crimine, e se ne vanta", si afferma. La circostanza sarebbe confermata dal posizionamento delle persone colpite, una sorta di cerchio con un paio di uomini in mezzo, tipica usanza dei raduni religiosi e tribali yemeniti. In questi ultimi peraltro gli Ak-47, vanto di chi li possiede, non mancano mai.

La vicenda ha scatenato un putiferio sui social, in particolare su X, dove molti utenti si sono rivolti a Grok, l'intelligenza artificiale della stessa piattaforma, che alla fine ha elaborato una risposta forse inaspettata per molti. "Il video condiviso da Trump mostra probabilmente dei combattenti, poiché sostiene che siano Houthi che pianificano un attacco. Tuttavia, gli Houthi affermano che si è trattato di un incontro tribale di civili, non di militari. Le prove tendono a far propendere per i combattenti, ma la controversia rimane".

Trump inoltre, secondo i ribelli, "ha commesso una gaffe, ammettendo che abbiamo affondato le navi americane", finite sotto i colpi di missili e droni in questi mesi, in particolare la portaerei Truman "presa di mira 22 volte".

La pubblicazione della sequenza è arrivata ore dopo le rivelazioni della Cnn che, citando fonti militari, ha fissato a un miliardo di dollari il costo delle operazioni contro gli Houthi. Centinaia di milioni sono stati spesi in poco meno di tre settimane, l'offensiva è iniziata il 15 marzo, per gli attacchi a colpi di missili da crociera a lungo raggio Jassm, i Tomahawk e le bombe plananti a guida Gps Jsow. Washington ha poi schierato almeno 6 bombardieri B-2, il 30% dell'intera flotta di bombardieri stealth americani, sull'isola Diego Garcia nel Pacifico, già entrati in azione nello scacchiere, che hanno costi vertiginosi per armamenti e manutenzione. Trump, forse anche come monito all'Iran, ha deciso di inviare nell'area una seconda portaerei, la Carl Vinson. E i ribelli hanno rivendicato l'abbattimento di 5 droni MQ-9 Reaper, altri 50 milioni di dollari andati in fumo.